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Vino e dintorni

Milo, l’Etna e i territori dei Grandi Bianchi del mondo. Il racconto della degustazione vino per vino

03 Settembre 2025
La Masteclass “L’Etna tra i Territori dei Grandi Bianchi” a ViniMilo 2025 La Masteclass “L’Etna tra i Territori dei Grandi Bianchi” a ViniMilo 2025

Dodici etichette in degustazione per un evento sold out: dal Carricante ai Riesling, dall’Albariño all’Assyrtiko, un viaggio nei territori che raccontano l’identità dei grandi bianchi

Grande successo a ViniMilo 2025 per “L’Etna tra i Territori dei Grandi Bianchi“, appuntamento imperdibile che anche quest’anno non ha smentito le attese. Ideata e curata dall’azienda Benanti, la degustazione propone un confronto tra bianchi etnei e bianchi di altre regioni d’Italia e paesi stranieri.

Questa edizione ha visto protagonisti insieme a quattro etichette dell’Etna vini provenienti da Campania, Abruzzo, Francia, Spagna e Grecia. Il tasting è stato condotto dal nostro Federico Latteri e dal docente Wset Enrico Donati, con la collaborazione di Agatino Failla, direttore commerciale di Benanti, che ha curato la parte introduttiva, moderando poi la discussione. Un percorso interessantissimo per i partecipanti (più di sessanta per un evento sold out da alcuni giorni) con 12 vini di grande qualità che hanno mostrato le caratteristiche di diversi territori, ofrendo un’occasione unica per rendersi conto dello stato attuale della produzione etnea e cercare di delineare quelle che potrebbero essere le prospettive in un immediato futuro. Le descrizioni dei territori e dei vini, gli aneddoti e i racconti di Donati e Latteri hanno guadagnato l’attenzione degli intervenuti per più di due ore e mezzo, tra vini sorprendenti, conferme e spunti di riflessione. L’Etna esce a testa alta dal confronto, dimostrando di poter stare al fianco di territori di pregio con la consapevolezza che le potenzialità sono importanti, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare. Di seguito i vini, tutti 2022, nell’ordine in cui sono stati degustati:

Etna Bianco Superiore Contrada Rinazzo – Benanti
Verticale, agile e piacevolmente agrumato, è un bianco giovane che già mostra chiaramente la fisionomia da vino di montagna, unita ad una parte marina fortemente caratterizzante.

Terre Siciliane Mareneve – Federico Graziani
Un bianco complesso, fresco, teso e lunghissimo che ci fa capire come sia possibile interpretare il territorio etneo conservandone l’essenza attraverso un blend che, oltre al Carricante e ad una piccola percentuale di Grecanico, è composto da Riesing, Gewurztraminer e Chenin Blanc, vitigni poco comuni da queste parti.

Etna Bianco Superiore – Villagrande
Regala un assaggio più orientato sulle morbidezze e sulle dolcezze, senza però mai perdere l’impronta territoriale, evidente nella finezza dei profumi, nella freschezza e nella decisa sapidità. Un bianco “classico” di ottimo livello.

Etna Bianco A’ Puddara – Tenuta di Fessina
Diventata ormai da tempo un’etichetta iconica del Vulcano, combina molto bene le note più solari del versante sud ovest con quelle fresche derivanti dall’altitudine del vigneto, risultando tanto appagante quanto facile da bere.

Trebbiano d’Abruzzo Fonte Canale – Tiberio
Naso di stampo prevalentemente floreale che si distingue per la sua composta eleganza. Segue un sorso animato da un’acidità vibrante, con una lunghissima ed energica progressione che entusiasma. Uno dei vini più sorprendenti della batteria. Notevole.

Campania Fiano Vigne Vecchie La Congregazione – Villa Diamante
E’ prodotto in appena 1.300 bottiglie, utilizzando solamente le uve della parte più vecchia del vigneto. Profilo olfattivo ricco di sfumature con la parte floreale e quella fruttata che si mescolano in un bouquet intenso e armonico. In bocca è fresco, denso, ricco e preciso nel gusto e molto persistente. Tipicissimo, rappresenta una sorta di “prototipo” del Fiano di questo territorio.

Rias Baixas Albariño de Fefiñanes – Bodegas del Palacio de Fefiñanes
Sembrerebbe scontato da dire per un bianco che proviene dalle coste della Galizia, ma rimane comunque il modo migliore per descriverlo: questo Albariño sa proprio di mare! E non solo. Colpisce anche la definizione di un frutto sempre ben presente. Fresco e attuale.

Alsace Riesling KTZM (Kientzheim) – Domaine Trapet
Un Riesling che rappresenta una lettura fedele e diretta del terroir con un gusto netto, tagliente, sapido e lungo, lontano da residui zuccherini o morbidezze eccessive. C’è consistenza, ma soprattutto slancio.

Coteaux Champenois Blanc – Domaine Alexandre Bonnet
Un bianco fermo da Pinot Nero (72 %) e Chardonnay che ci fa intravedere quella che potrebbe essere una parte non trascurabile del futuro della Champagne, regione nella quale il riscaldamento del clima permette oggi di raggiungere maturazioni difficilmente immaginabili in passato.

Santorini Assyrtiko – Estate Argyros
Vigne centenarie e rese bassissime ci regalano un vino dalla materia fittissima e dal carattere vigoroso che esprime una grandissima forza e una sferzante salinità in un sorso di rara incisività. Perentorio.

Savennieres Roche aux Moines – Domaine aux Moines
Complessità, definizione dei profumi, tensione gustativa, tessitura compatta e un carattere piacevolmente salmastro sono gli elementi che rendono questo bianco della Loira un assaggio imperdibile, sia per tipicità, sia per valori assoluti.

Meursault Premier Cru Charmes – Domaine Matrot
Finezza, classe, completezza, nobiltà. In poche parole tutto quello che ci si aspetta da un celebre vigneto premier cru di Meursault e dal sapiente lavoro di uno straordinario produttore. Un grande vino, perfetto per chiudere in bellezza la degustazione.