Dal 14 al 16 settembre la città francese di Tours è diventata la capitale mondiale del formaggio con la settima edizione del Mondial du Fromage et des Produits Laitiers, organizzato in collaborazione con la Guilde Internationale des Fromagers. Un appuntamento pensato per i professionisti del settore, dove tradizione e innovazione si incontrano, mettendo in scena il meglio della produzione casearia internazionale.
La giuria, composta da oltre 320 esperti provenienti da tutto il mondo e presieduta da Roland Barthelemy, Prevosto della Guilde, ha valutato quasi 1900 formaggi in gara. Una selezione severa che ha portato il Gruyère AOP Vieux di Simon Miguet della Fromagerie de La Côte-aux-Fées a conquistare il titolo di miglior formaggio del mondo, assegnato da una giuria formata da 12 giudici internazionali.
In questo contesto, l’Italia ha recitato un ruolo di primo piano confermando forza e creatività nel panorama caseario globale. Ben undici ori sono stati conquistati dai nostri produttori. Dal Montasio Dop della Perenzin Latteria al Parmigiano Reggiano, premiato in più versioni da Ambrosi, Caseificio San Giorgio e Caseificio Lanfredini, fino al Cacio 24 mesi e al Cacio allo Zafferano e Ginepro del Caseificio dei Barbi di Montalcino. A distinguersi anche il Quadrello di Quattro Portoni, a base di latte di bufala, l’Ol Sciür di Lavialattea, caprino erborinato affinato con frutti rossi e petali di rosa, la Burrata di Bufala al Pesto de La Baronia e il Monteterno del sardo Sergio Murgia. Non meno significativo il riconoscimento al Caseificio Silvano Turato per l’Asiago Dop 12 mesi.
L’edizione 2025 del Mondial du Fromage ha mostrato come il formaggio resti un campo di sperimentazione e cultura, dove le radici della tradizione convivono con la capacità di innovare. Per l’Italia, che da secoli lega la propria identità al latte e alla trasformazione casearia, i risultati di Tours non sono soltanto medaglie, ma rappresentano il riconoscimento di una filiera che contribuisce alla migliore immagine del Made in Italy nel mondo.
La lista degli ori italiani 2025
- Perenzin Latteria, San Pietro di Feletto (Tv) – Montasio Dop
- Caseificio dei Barbi, Montalcino (Si) – Cacio 24 Mesi (Pecorino)
- Ambrosi, Parma – Parmigiano Reggiano DOP
- Caseificio dei Barbi, Montalcino (Si) – Cacio allo Zafferano e Ginepro (Pecorino)
- Caseificio San Giorgio, Casina (Re) – Parmigiano Reggiano Dop
- Lavialattea, Brignano Gera d’Adda (Bg) – Ol Sciür, caprino a pasta erborinata affinato con ibisco, frutti di bosco e petali di rosa
- Murgia Sergio, Marrubiu (Or) – Monteterno (pecorino stagionato)
- La Baronia, Castel di Sasso (Ce) – Burrata di Bufala al Pesto
- Quattro Portoni, Cologno al Serio (Bg) – Quadrello, formaggio di latte di bufala a pasta molle e cruda
- Caseificio Silvano Turato, Villafranca Padovana (Pd) – Allevo Asiago Dop 12 mesi
- Caseificio Lanfredini, Salsomaggiore Terme (Pr) – Parmigiano Reggiano Dop “di Sola Bruna” (Consorzio Valorizzazione Razza Bruna Italiana)
