Il 2025 segna un anniversario importante: ottant’anni dalla nascita ufficiale del riso Carnaroli, la varietà che ha conquistato chef e appassionati per la sua tenuta in cottura e l’equilibrio unico tra cremosità e integrità del chicco.
L’iniziativa Carnaroli 80, promossa dall’Associazione Strada del Riso dei Tre Fiumi di Mortara e sostenuta da numerosi enti istituzionali, si muove su due direttrici principali: il racconto esperienziale e il confronto pubblico.
Fra maggio e giugno è andato in scena Sosta & Gusta, un viaggio cicloturistico lungo la Via Francigena da Londra a Roma. Oltre duemila chilometri, venti tappe e oltre cento chili di riso Carnaroli cucinati in show cooking e degustazioni, fino alla tappa conclusiva al Senato della Repubblica con un risotto firmato dallo chef Igles Corelli.
Il punto centrale dei festeggiamenti è però la prima edizione degli Stati Generali del Riso Italiano, in programma a Vigevano dal 2 al 5 ottobre. Il Castello Visconteo-Sforzesco e l’Auditorium San Dionigi ospiteranno convegni dedicati a scienza, sostenibilità, turismo enogastronomico, storia e cultura, accanto a laboratori, mostre-mercato e una rievocazione storica delle antiche pratiche agricole.
Fra gli eventi collaterali spiccano il grande “Risegno”, un’opera di land art nei campi sperimentali di Castello d’Agogna che riproduce il numero 80 con diverse varietà di riso, e l’emissione di un francobollo celebrativo con annulli speciali.
L’obiettivo è duplice: celebrare un traguardo storico e allo stesso tempo proiettare la risicoltura italiana verso il futuro, valorizzando una varietà che rappresenta un patrimonio gastronomico e culturale da custodire e rinnovare.