Dal 7 al 9 novembre 2025 Palermo ospiterà Gensy, il congresso biennale ideato e organizzato da La Sicilia di Ulisse, associazione che da oltre vent’anni riunisce ristoratori, albergatori e viticoltori dell’isola. Una comunità di 52 soci e 21 cantine partner che hanno fatto della cultura dell’accoglienza e della cucina un racconto corale.
Il nome scelto per la manifestazione non è casuale: gens, in latino, significa popolo, comunità. Un termine che custodisce l’idea di radici condivise, ma che suona universale, capace di aprirsi al dialogo con chi arriva da lontano.
Il filo conduttore dell’edizione 2025 sarà il concetto di ben-essere: nutrire il corpo e coltivare l’anima attraverso il cibo, il vino e l’ospitalità. L’esperienza della tavola diventa così occasione di incontro, di cultura, di viaggio. Accanto ai momenti gastronomici e di riflessione, il congresso avrà anche un forte risvolto sociale, con il sostegno a due associazioni siciliane che operano accanto a strutture ospedaliere per la cura dei disturbi alimentari.
Il programma si articolerà in tre giornate.
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Venerdì 7 novembre: sei ristoranti tra Palermo e Bagheria apriranno le proprie cucine al pubblico con menu speciali nati dall’incontro tra grandi chef ospiti e i cuochi de La Sicilia di Ulisse.
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Sabato 8 novembre: il cuore del congresso, ospitato al Grand Hotel et Des Palmes, sarà scandito da quattro talk: il cibo come gesto d’amore, il vino come racconto del territorio, l’ospitalità come arte dell’accoglienza e il viaggio come esperienza di benessere. Un appuntamento su invito, riservato a giornalisti e professionisti.
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Domenica 9 novembre: l’Orto Botanico di Palermo diventerà teatro di una grande festa di street food aperta a tutti, con gli chef dell’associazione impegnati a reinterpretare i piatti della tradizione siciliana in chiave conviviale.
“Con Gensy vogliamo portare a riflettere su temi preziosi partendo dalla Sicilia, un’isola che emoziona con paesaggi, sapori e ospitalità. Custodire le nostre radici significa anche condividerle con chi desidera conoscerle e raccontarle”, sottolinea Tony Lo Coco, presidente de La Sicilia di Ulisse.