Dal consolidamento dei mercati storici all’apertura di nuove rotte globali. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino si prepara ad un intenso ultimo quadrimestre del 2025 con un piano di promozione che guarda con decisione oltre i confini europei. Occhi puntati sugli Stati Uniti, primo mercato di riferimento dove confluisce oltre il 30% dell’export, e sul Canada, per poi spingersi verso l’Asia, con Giappone e Cina come prossime tappe strategiche.
Il programma prevede un calendario fitto di attività: incoming di stampa e operatori, partecipazioni a fiere internazionali, roadshow e corsi di alta formazione promossi dall’Accademia Brunello, la scuola di specializzazione del Consorzio.
«Gli Stati Uniti restano il nostro primo mercato e continueremo a presidiare con impegno un contesto reso complesso da dazi e fluttuazioni valutarie», afferma Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio. «Al tempo stesso, è indispensabile aprirsi a nuovi orizzonti: diversificare significa anche tutelare il futuro della denominazione».
Il piano partirà l’8 settembre con l’arrivo a Montalcino di sette esperti giapponesi per un percorso di degustazioni e visite guidate curate da Isao Miyajima, tra i massimi conoscitori del vino italiano in Giappone. Dal 9 al 13 settembre, toccherà invece a cinque giornalisti canadesi, mentre il 28 settembre undici professionisti nordamericani parteciperanno al nuovo format dell’Accademia dedicato ai Brunello Ambassadors, figure che nel 2026 organizzeranno ventidue “industry nights” nei rispettivi Paesi.
Successivamente agli appuntamenti italiani, il Consorzio si volerà a Chicago per Vinitaly.USA (5-6 ottobre), e a New York per Benvenuto Brunello nel febbraio 2026. Seguiranno gli eventi in Cina, con seminari e partecipazioni fieristiche, e la presenza alle principali manifestazioni internazionali: Wine Paris, Prowein e Vinitaly 2026. A chiudere, un evento esclusivo a Londra, con una masterclass e un open tasting riservato agli operatori.
Un percorso che conferma la vocazione internazionale del Brunello di Montalcino e la volontà del Consorzio di rafforzare il legame tra territorio, cultura e qualità italiana nel mondo.