Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

L’Alleanza Slow Food dei Cuochi in Calabria: produttori e ristoratori insieme per il futuro del cibo buono, pulito e giusto

28 Ottobre 2025
Un momento dell'incontro Alleanza Cuochi Slow Food Calabria Un momento dell'incontro Alleanza Cuochi Slow Food Calabria

44 cuochi e 24 produttori per un confronto tra mani, idee e territori

Tra gli ulivi dell’Agriturismo Costantino di Maida, il cuore pulsante della Calabria ha accolto l’incontro regionale dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi: una giornata pensata per far dialogare chi coltiva, chi cucina e chi ogni giorno racconta il cibo e le persone che lo rendono possibile. Ospiti di Mariangela Costantino, 44 cuochi e 24 produttori si sono ritrovati per un confronto autentico, fatto di assaggi, esperienze condivise e nuove connessioni.

L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, aveva un obiettivo chiaro: rafforzare i legami tra produttori e ristoratori, valorizzando il lavoro quotidiano di chi custodisce la biodiversità e i sapori autentici del territorio. Tra i momenti più partecipati, “Connessioni del Gusto”, un format ispirato agli speed date, che ha messo faccia a faccia produttori e cuochi. Da un lato chi semina, alleva e trasforma; dall’altro chi ogni giorno racconta quei prodotti nei piatti. Un incontro di mani, idee e storie.

La giornata rientra nel progetto “Presidiamo la Calabria”, promosso da Slow Food Italia insieme a Slow Food Calabria e sostenuto dalla Regione attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. L’iniziativa punta a creare entro il 2026 almeno sei nuovi Presìdi Slow Food e a segnalare sull’Arca del Gusto dieci prodotti calabresi, valorizzando le piccole produzioni e chi lavora nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

Tra gli interventi più accorati, quello di Francesco Sottile, docente dell’Università di Palermo e vicepresidente di Slow Food Italia, che ha ricordato come la transizione agroecologica sia prima di tutto “una scelta politica e sociale”. «Fare agroecologia – ha detto – significa coltivare relazioni. Quando entrano nelle politiche pubbliche e nelle comunità, diventano cultura, cura e futuro».

Anche l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ha sottolineato l’importanza di raccontare la Calabria come terra fertile di idee e qualità, riconoscendo ai cuochi il ruolo di ambasciatori del territorio. Un concetto ripreso da Michelangelo D’Ambrosio, presidente di Slow Food Calabria, che ha parlato di “intelligenza affettiva” come chiave per creare relazioni autentiche tra chi produce e chi cucina.

A chiudere la giornata, la voce di chi vive quotidianamente questo legame: Delfino Maruca, cuoco del ristorante Il Vecchio Castagno di Serrastretta e membro storico dell’Alleanza. «Per me Slow Food è comunità. Non è solo gastronomia, ma un modo di stare insieme e di dare valore alle persone».