Oltre un milione di euro raccolti per sostenere progetti sociali, artistici e ambientali: è questo il risultato della quinta edizione di Barolo en primeur, l’iniziativa benefica nata dal sodalizio tra Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare ETS e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, con la collaborazione del professor Donato Lanati e del suo team di Enosis Meraviglia.
L’edizione 2025 ha messo all’asta 23 lotti provenienti da 15 barrique, di cui 14 battute il 24 ottobre al Castello di Grinzane Cavour, dove si trova la storica Vigna Gustava appartenuta a Camillo Benso Conte di Cavour. Otto di questi lotti comunali – per un totale di 672 bottiglie, 205 Magnum, 26 Jeroboam e 4 Rehoboam – hanno contribuito al risultato complessivo di 1.108.300 euro. Il ricavato sarà destinato a enti non profit che operano nei settori del sociale, della cultura e della tutela ambientale. Un’ulteriore barrique verrà battuta all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba il prossimo 9 novembre.
Il vino, ora in fase di affinamento, sarà pronto nel 2028. Da ogni barrique nasceranno 270 bottiglie firmate dall’artista Giulia Cenci, chiamata a interpretare visivamente lo spirito di questa annata.
«La 2024 è stata un’annata particolare – spiega Donato Lanati – e la Vigna Gustava ci ha regalato un vino luminoso ed elegante». Insieme all’enologa Dora Marchi, Lanati ha seguito ogni fase della vinificazione, curando la selezione delle uve e la gestione delle singole parcelle. «Ogni microzona ha espresso un carattere diverso, e sarà interessante seguirne l’evoluzione negli anni», aggiunge. Per Lanati, Barolo en primeur è qualcosa di più di un’asta di vini pregiati: «Questo progetto è un atto di generosità collettiva. Fare del bene attraverso il vino significa restituire valore umano e culturale a un territorio che ci dà tanto. E al tempo stesso ci permette di studiare gli effetti del cambiamento climatico su una delle aree vitivinicole più importanti del mondo».
A guidare l’asta, trasmessa in diretta anche a New York e Londra, è stato Cristiano de Lorenzo, amministratore delegato di Christie’s Italia, affiancato dalla madrina Evelina Christillin. Il catalogo d’asta, arricchito dai commenti del critico Antonio Galloni, ha sottolineato come ogni barrique racconti una sfumatura unica del Barolo, in particolare di quello prodotto alla Vigna Gustava.
In cinque edizioni, Barolo en primeur ha raccolto complessivamente 4.513.100 euro, sostenendo 73 progetti solidali. Un traguardo che conferma come il vino possa essere, allo stesso tempo, piacere, cultura e gesto di solidarietà.