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Scenari

“Coltiva il Futuro, nutri il Pianeta”: in Sicilia prende forma un progetto che educa alla sostenibilità partendo dal cibo

10 Novembre 2025
Coltiva il Futuro, Nutri il Pianeta è il progetto di educazione ambientale e alimentare che coinvolgerà oltre quattrocento persone tra studenti, docenti e cittadini Coltiva il Futuro, Nutri il Pianeta è il progetto di educazione ambientale e alimentare che coinvolgerà oltre quattrocento persone tra studenti, docenti e cittadini

Laboratori, showcooking e un chatbot “amico” per imparare a mangiare bene e rispettare la terra

A Palermo e Castelvetrano prende forma un percorso che unisce giovani, comunità e produttori locali sotto un obiettivo comune: educare a un futuro più sostenibile. Si chiama “Coltiva il Futuro, Nutri il Pianeta”, il progetto di educazione ambientale e alimentare che coinvolgerà oltre quattrocento persone tra studenti, docenti e cittadini nei due comuni siciliani.

Promosso dal Circolo MCL Triscele, in collaborazione con l’associazione “Lilly Lo Russo Mano nella Mano” e il Circolo Mcl Castelvetrano, il programma è finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito dell’Accordo di Programma 2022-2024 e si inserisce nel quadro della legge regionale che ha istituito la Giornata della Dieta Mediterranea.

Un’educazione che parte dal territorio

L’iniziativa si propone di diffondere i valori della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, come modello non solo alimentare, ma culturale e ambientale. L’obiettivo è duplice: promuovere la salute e rafforzare il legame con la terra, insegnando ai giovani il valore della biodiversità, della stagionalità e del rispetto delle risorse naturali.

“Educare i giovani all’ambiente e all’alimentazione sostenibile significa fornire strumenti per compiere scelte consapevoli”, spiega Antonio Boccadifuoco, coordinatore del progetto. “La collaborazione tra istituzioni, scuole, università e produttori locali rafforza il tessuto sociale del territorio e dimostra che il cambiamento è possibile solo attraverso azioni condivise e radicate nella comunità.”

Nove mesi per costruire un modello

Il progetto si articolerà nell’arco di nove mesi e coinvolgerà 250 studenti delle scuole medie e 150 adulti, tra docenti, genitori e cittadini. Le attività comprendono laboratori esperienziali, incontri con nutrizionisti e agronomi, degustazioni di prodotti locali e momenti di apprendimento pratico. Tra le innovazioni più curiose, l’introduzione di “Carotino”, un chatbot educativo al quale i ragazzi potranno rivolgersi per chiedere informazioni su sostenibilità, alimentazione e biodiversità (www.mediterraneasalute.it).

A completare il programma, showcooking aperti al pubblico e conferenze che metteranno in dialogo chef, produttori e studiosi. Due gli appuntamenti principali: il 10 novembre al Sanlorenzo Mercato di Palermo e il 14 novembre all’Istituto Lombardo Radice-Pappalardo di Castelvetrano, con degustazioni, laboratori e interventi di esperti del settore agroalimentare.

Tra cucina, cultura e inclusione

Il progetto non si limita alla sensibilizzazione: punta anche a creare nuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa. L’agricoltura sostenibile – sempre più tecnologica e intelligente – viene proposta come via concreta per un’economia più giusta e duratura.

“Produrre cibo in modo sostenibile significa anche costruire comunità”, afferma Boccadifuoco. “La Dieta Mediterranea ci insegna equilibrio, misura, rispetto dei cicli naturali. È un sapere antico che oggi torna a essere la risposta più moderna.”