Interessante presentazione alla stampa romana della Cantina Velenosi con la sua nuova etichetta del Pecorino di Montagna 2024. Location della presentazione il ristorante stellato Pipero di Roma, che ha abbinato i suoi rinomati piatti ai vini della Maison. Sin dal 1984, anno della sua fondazione, l’obiettivo di Velenosi Vini è quello di riscoprire e valorizzare le peculiarità tanto dei vitigni marchigiani quanto di un terroir spesso escluso dalle rotte vinicole classiche.
Angela Velenosi, “la Signora del Piceno”, insieme a sua figlia Marianna continuano ad applicare questa filosofia anche con la nuova sfida enologica, Montagna, il primo Pecorino nato da viticoltura d’altura. Da anni Velenosi Vini conduce studi e ricerche non solo sul vitigno ma anche sulle aree più idonee per la sua coltivazione. Data la precocità di maturazione, ambienti più freddi – come quelli delle alture tra Gran Sasso e Monti Sibillini – rappresentano un contesto ideale per lo sviluppo del Pecorino. Da questa consapevolezza nasce un ambizioso obiettivo: produrre questo vino applicando la viticoltura d’altura perché, ad altitudini maggiori, i grappoli acquisiscono un profilo aromatico ancora più elegante e minerale.
L’azienda ha quindi iniziato un lungo percorso di analisi del miglior terroir per dare vita a questo progetto e ha individuato nella zona di Arquata il luogo d’elezione per la nascita di Montagna. In quest’area il vitigno Pecorino è stato riscoperto poco più di trent’anni fa ed è qui che è nata la sua fortuna. Il vigneto, situato a oltre 600 metri sul livello del mare, è caratterizzato da un’importante escursione termica, che conferisce al palato quella distintiva nota di freschezza e acidità che va poi a sposarsi con sentori spiccatamente fruttati, tipici del clima mediterraneo dell’Adriatico centrale. Ne nasce un vino limpido, avvolgente, elegantissimo.
“Con il Falerio Pecorino di Montagna 2024 abbiamo voluto esprimere le peculiarità di questo uvaggio ritornando alla purezza della sua forma più autentica e originaria: è la nostra dedica alle radici di un vitigno espressivo ed elegante”, spiega Angela Velenosi. Lo chef ha proposto, in abbinamento a Gran Cuvée Gold, la bollicina d’autore firmata Velenosi Vini, una fantasia di aperitivi di benvenuto. Per comprendere meglio il profilo aromatico di Montagna, è stata proposta in una mini-verticale insieme a Pecorino Docg Villa Angela 2024 e Rêve Pecorino Docg 2023, in food pairing con il Gambero, Ciauscolo e Brodo Mela (con un omaggio al territorio marchigiano attraverso il suo insaccato principe) e il Carpaccio di Fassona e acetosa. Con l’etichetta ammiraglia di Velenosi Vini, Roggio del Filare – che con l’annata 2022 ha conquistato per la ventunesima volta i Tre Bicchieri del Gambero Rosso – e con il Ludi Offida Docg Rosso 2022 lo chef Scamardella non poteva che abbinare l’iconica Carbonara di Pipero.
Per il Verso Sera Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg 2023, dal naso intenso e complesso, con sentori di frutti maturi, prugno, mora e ribes, ecco il Manzo con spinaci e aglio nero. Dolce chiusura con la piccola pasticceria in abbinamento alla Visciola Top. I vini dell’Azienda hanno confermato nelle loro declinazioni annuali come la qualità dei vini è ormai diventata una costante, non solo in Italia, ma in tutti i paesi dove Velenosi viene esportata, e sono sempre di più.
Falerio Pecorino di Montagna 2024
Pecorino 100%. Zona di produzione Pie di Cava, Valle d’Acqua, Acquasanta Terme. Vigneti da 560 a 700 metri s.l.m. su terreno limoso-argilloso, ricco di scheletro. Resa per ettaro 40 q.li di uva circa. Raccolta a mano, in piccole cassette riposte, prima di arrivare in cantina, in celle frigorifere. Selezione delle uve, scrupolosa, pigiatura soffice è seguita da immediato abbassamento della temperatura. La fermentazione avviene a temperatura controllata (14-15°C) in vasche d’acciaio. Per tutto il tempo dell’affinamento in acciaio il vino rimane ad una temperatura di circa 10°C, giornalmente le fecce fini vengono messe in sospensione nella massa.
Dopo l’ imbottigliamento il vino rimane in cantina per 6 mesi in bottiglia per completare il suo affinamento. Colore giallo paglierino intenso e lucente con riflessi verdognoli, al palato è intenso, con sentori erbe officinale, menta salvia, floreale di biancospino, fiori d’acacia e gelsomino, fruttato con pesca, mela verde, al palato dinamica freschezza sapida che si armonizza alla sua bella struttura, elegante e prolungato finale sulle note olfattive.