Spoiler: il Natale è vicino e tutti sono già pieni di guanti e sciarpe, come di un sacco di altre cose. Ma continua a esistere una cosa che nelle case manca sempre, e se c’è, è brutta: il cavatappi. La fenomenologia del cavatappi casalingo sbagliato si divide in tre:
– Il cavatappi brandizzato, col nome di una cantina fallita molti anni fa, regalato da qualcuno con cui si ha poca confidenza, rubato per sbaglio in qualche pub dove era stato lasciato sul tavolo, regalato a qualche cena a risparmio da un agente di vini (ormai lo sono tutti), da un amico che se ne intende (chi non ne ha?) di vino. I cavatappi brandizzati sono uno dei mali del mondo e della ristorazione; certo non il peggiore, ma anche in ristoranti stellati o in ogni caso costosi li ho visti spuntare, dal nulla, con fastidio.
Tutti uguali, tutti scomodi, tutti brutti, tutti con la tendenza a rompersi quando ci sono da aprire bottiglie interessanti. Col verme piantato, immobile, doloroso, impossibile da rimuovere, il cavatappi brandizzato riesce a uccidere la vibe di qualsiasi cena.
– Il cavatappi elettrico: di solito omaggio con una sanguinosa raccolta punti o (s)gradito omaggio in qualche acquisto avventato di cose per la casa. Rumoroso come un drone, pratico come un aratro, sempre brutto, sempre inutile. Alcuni, specie quelli che bevono poco, lo conservano per le volte in cui viene a casa qualcuno che se ne intende… che ovviamente non tornerà.
– Il cavatappi con le ali: io li chiamo Redbull, ovvero “cosi” con cui è impossibile evitare il rumore ridicolo dello stappo nel momento dell’apertura. Antichi, ma solo in senso negativo: non sono pratici, non sono belli, non sono niente. Denotano solo che la persona che li possiede esce poco e non sogna.
Per me, che sono della vecchia scuola un po’ per tutto — mi piacciono i concerti in cui i cantanti cantano ancora nel microfono, il calcio dal vivo, lo champagne dosato e l’uguaglianza tra esseri umani — i cavatappi sono quelli che di solito si chiamano “da cameriere”. Per me è un complimento, visto che sono la categoria di persone che apre più bottiglie, di solito.
Vale la pena a volte spendere soldi per quelle piccole cose che rendono la vita migliore: i cavatappi sono, credo, tra queste. Ne consiglio 5, tutti belli, tutti molto diversi tra loro, tutti da regalare o da regalarsi.
1) Miglior rapporto qualità-prezzo
Atelier du Vin – Garçon
Storico marchio e si vede. In metallo cromato e acciaio, elegantissimo, sembra un bisturi e infatti apre in modo chirurgico: effetto wow quasi garantito quando lo si offre alla vista dei commensali. Prezzo interessante: 30 euro dal sito del produttore
www.atelierduvin.com
2) Il più colorato
Alessi – Parrot Proust
Oggetto dal design accattivante, che forse perde un po’ in praticità: rispetto ai suoi omologhi è un po’ troppo allungato, risultando a volte meno immediato nell’uso. Di certo, sopra la bottiglia, è di grande impatto. L’ho regalato spesso a quei (pochi) sommelier che si prendono meno sul serio: erano sempre molto felici. Colorato, natalizio, allegro. Prezzo: 53 euro dal sito del produttore.
www.alessi.it
3) Design inedito
Craighill – Best Wine Key
Da Brooklyn: il design c’è tutto e qui anche i materiali sono all’altezza. Concreto, robusto, diremmo newyorkese. Disegnato con il sommelier André Hueston Mack (ancora non lo seguite su Instagram?), è un grande prodotto perché si vede che è stato pensato per l’uso pratico: concreto, elegante, indistruttibile. Disponibile in parecchi colori, belli tutti.
Più evoluto di un cavatappi normale, con una leva in più che stabilizza l’operazione di apertura. In ogni caso, il tutorial per imparare a usarlo è su YouTube. Prezzo: 98 euro dal sito del produttore.
www.craighill.com
4) Il più francese
Forge de Laguiole – Sommelier Aubrac Horn Satin Finish
Non ci sarebbe niente da scrivere: basterebbero le immagini. Ma è bellissimo anche al tatto. Il marchio lo si conosce: una leggenda in Francia per quanto riguarda i coltelli. Affilato, affascinante, i materiali sono premium; ce ne sono di tanti tipi e colori, anche qui. Regalandolo vi farete un amico: per sempre, o quasi. Prezzo: 215 euro dal sito del produttore.
www.laguiolelecouteau.com
5) Il più designer
Lorenzi – Oryx Butler’s Friend Corkscrew
Inconfondibile stile made in Italy, con finiture in corno di orice. Il design è molto, molto affascinante: certo non un prodotto per tutti, ma l’allure è assicurata. In perfetto stile Lorenzi, partendo da materiali come il corno, con linee semplici ma di grande fascino, restituisce un oggetto in grado di stupire senza essere estremo, ma solo di tendenza — e scusate se è poco.
Leggero, pratico, ma davvero tanto solido. Un design con sempre un occhio al comfort e alla pratica: pensato per chi le bottiglie le apre davvero. Se nessuno ve lo regala, è perfetto per un auto-regalo. Prezzo: 330 euro dal sito del produttore.
www.lorenzi-milano.com