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Vino e dintorni

Dall’Alto Agide a Roma il viaggio ‘geologico’ nei vigneti Hofstätter

11 Dicembre 2025
La masterclass dei vini della cantina Hofstätter La masterclass dei vini della cantina Hofstätter

Quando una cena degustazione si trasforma in una lezione di geologia lontana 250 milioni di anni fa, è quello che è accaduto ai “malcapitati” giornalisti che hanno avuto la fortuna, oltre che a degustare le famose etichette dell’Azienda, anche di assistere ad una lectio magistralis di Martin Foradori patron della cantina Hofstätter. I “fortunati” giornalisti che pensavano alla classica presentazione aziendale hanno avuto modo di assistere a nuove scoperte, del territorio altoatesino, dove insistono i vigneti di Foradori, a dir poco rivoluzionarie, che spiegano ancor meglio come reagiscono i vitigni allevati in quelle zone.

Per l’evento Martin Foradori ha scelto il Ristopescheria Consoli di Roma. Della battaglia per la zonazione e per la valorizzazione della “Vigna” in etichetta, la famiglia Foradori-Hofstätter ha fatto una ragione di vita. Quarant’anni dopo che Paolo Foradori ha introdotto la classificazione “Vigna” per la prima volta in Alto Adige, il figlio Martin ha deciso di andare, letteralmente, in “profondità” nello studiare i suoi vigenti storici. Utilizzando metodologie avanzate, J. Hofstätter ha studiato tutti gli elementi geo-ecologici, ovvero i fattori di “stress” per la pianta, che la influenzano nella crescita e soprattutto maturazione, dalle più nascoste caratteristiche pedologiche e geologiche fino alle interazioni microclimatiche e geografiche, per comprendere e valorizzare al meglio l’identità unica di ogni singola vigna.

“La “Vigna” è l’unica indicazione d’origine capace di esprimere in modo inequivocabile e autentico la provenienza di un vino da un singolo vigneto – afferma Martin Foradori Hofstätter -. In collaborazione con GIR (Geo Identity Research), uno dei principali istituti di ricerca sul terroir, abbiamo sottoposto i nostri vigneti a un’analisi innovativa”. I risultati sono stati sorprendenti e aprono nuove prospettive anche a livello internazionale. Basta citare un dato, a Mazon affiorano le antiche rocce multicolori della formazione di “Werfen”, una stratificazione unica che trae origine da un mare lagunare di 250 milioni di anni fa.

Questa successione sedimentaria, un tempo terra di dinosauri, costituisce anche la base geologica su cui poggiano le Dolomiti. Secondo le analisi, queste rocce ricche di scheletro accomunano, per le loro caratteristiche, Mazon ad alcuni dei più prestigiosi territori vitivinicoli al mondo, tra cui la Borgogna. Questa volta non lo dicono solo cinque ostinate generazioni della famiglia Foradori-Hofstätter, lo dice la scienza. Ciò rende Mazon e il suo Pinot Nero unico in tutto il panorama dell’Alto Adige ma anche a livello nazionale. I dati interessanti non mancano nemmeno sulla sponda opposta della Valle dell’Adige, a Tramin-Söll, in cui la geologia si manifesta come una porta di accesso alle famose Dolomiti. Un ambiente geo-ecologico di confine in cui si fondono storie geologiche differenti, che hanno unito minerali di antichissime rocce, vulcaniche e metamorfiche, portati dai ghiacciai, con rocce dolomitiche locali e suoli più giovani.

Questa combinazione unica di elementi naturali dà origine a suoli in prevalenza sabbiosi, arricchiti dalla presenza di argille nobili che offrono un terreno ideale per la viticoltura del Gewürztraminer. Qui, a pochi metri di distanza dalla storica Vigna Kolbenhof, J. Hofstätter possiede un gioiello storico e geologico, unico non solo per Söll ma per l’intera valle dell’Adige. Si tratta della Vigna Castel Rechtenthal, un antico conoide formato 32.000 anni fa dal rio Höllental e preservato dai ghiacci fino a 11.700 anni fa, che si erge ai piedi del Monte Roen, la cima più alta di Tramin-Termeno. È qui che nasce l’omonimo Vigna Castel Rechtenthal, un Gewürztraminer di nuova generazione per le sue caratteristiche fresche e fruttate, che Hofstätter ha da poco lanciato sul mercato.

“Siamo convinti che questo lavoro possa tracciare nuove vie per il futuro della viticoltura altoatesina, conclude il produttore di Termeno. Un cambiamento che richiede coraggio, il coraggio di mettere in discussione schemi consolidati e di tornare all’essenza: il suolo e il microclima. Invece di adattare il vino a un’immagine ideale in cantina, noi lasciamo esprimere nei nostri vini il carattere del posto dove sono nati”. “I nostri vigneti a Termeno-Sella e Mazon, oggi due delle 86 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) introdotte in Alto Adige nel 2024, figurano tra le zone più rinomate della regione. La curiosità è la nostra forza: ci spinge a guardare oltre, mettere in discussione, esplorare e innovare. I grandi vini del mondo nascono in parcelle precisamente definite. I concetti di terroir e cru descrivono la combinazione unica tra un vino e il suo luogo d’origine. Le cuvée di zone e varietà diverse possono offrire grande ricchezza aromatica, ma mai la pura essenza di un vigneto definito con precisione. L’introduzione delle UGA rappresenta un primo, cauto passo verso il rafforzamento della cultura del terroir in Alto Adige. Tuttavia, è ancora la dicitura “Vigna” la denominazione legalmente tutelata di una singola particella chiaramente delimitata, l’unica indicazione d’origine capace di esprimere in modo inequivocabile e autentico la provenienza di un vino. Il nostro obiettivo: comprendere ancora meglio l’identità di ogni singola Vigna e valorizzarla in modo mirato. I risultati sorprendenti aprono prospettive inedite, siamo convinti che questo lavoro possa tracciare nuove vie per il futuro della viticoltura altoatesina. Siamo solo all’inizio di un percorso affascinante, destinato a dare forma, in modo duraturo, al nostro futuro”.

Tornando alla serata e alla degustazione sono state presentate due nuove etichette e cinque classici di cui due della cantina in Mosella fra cui un dealcolato.

Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling
Realizzato al 100% con Riesling Kabinett. Al naso la parte aromatica del riesling riesce a cedere le sensazioni fruttate e speziate al palato il corpo è consistente, dinamica freschezza, con una naturale dolcezza residua che si conserva anche nella dealcolazione. Rimane rinfrescante nella sua lunghezza, di grande versatilità.

Dr. Fischer Riesling Trocken 2024
Colore giallo paglierino, al naso fruttato insieme a eleganti sensazioni floreali, al palato fresco sapido, con bella struttura che esalta la sua vena minerale e dove tornano le sensazioni note fruttate olfattive con lunga persistenza e richiamo di beva.

Barthenau Vigna S. Michele Pinot Bianco 2022
Allevato ad un’altitudine di 450 m.s.l.m. Fermenta in botti di rovere, dove successivamente matura sulle fecce fini per 15 mesi. Segue un affinamento in bottiglia per sei mesi. Con un colore di media intensità, rivela profumi molto intensi, complessi e variegati. In bocca è ampio, avvolgente, con grande finezza, buona struttura e acidità bilanciata.

Vigna Castel RechenthalI Gewürztraminer 2022
Collina sopra il Castello di Rechtenthal, Fermentazione, affinamento e maturazione in acciaio inox, con Bâtonnage. Terreni di rocce sedimentarie marine, ricche di calcare, e da freschi venti, rafforzati dal torrente Höllentalbach. Qui prospera un Gewürztraminer di notevole leggerezza ed equilibrata acidità. Colore leggermente dorato, al naso fruttato con delicate note agrumate, sensazioni floreali, al palato è fresco con sorso pieno elegante il richiamo di beva che lo rende sorprendentemente gastronomico, con finale lungo e persistente.

Vigna Kolbenhof Gewürztraminer 2022
Situata sopra Termeno, sul versante occidentale della Valle dell’Adige, beneficia di un microclima incomparabile: il sole del mattino e le brezze serali favoriscono una maturazione delle uve lenta, uniforme e completa. Colore giallo dorato con delicati riflessi verdognoli, al naso note fruttate, al palato fresco sapido di grande bevibilità la sua struttura bilanciata lo rende molto gourmet, grazie anche alla sua lunga persistenza.

Barthenau Vigna Herbsthöfl Pinot Nero Riserva 2022
100% Pinot Nero. Dalla tenuta Barthenau, situata a Mazon. selezione massale della Vigna Roccolo, il più antico vigneto di Pinot Nero dell’Alto Adige (allevato a pergola e piantato nel 1942). La Vigna Herbsthöfl si trova ad un’altitudine compresa tra 430 e 460 metri, nella parte più a nord dell’altopiano di Mazon. Fermentazione in botti di cemento, con rimontaggio, affinamento in botti di barrique, e botti di cemento, segue permanenza in bottiglia. Colore rosso rubino trasparente al naso finezza olfattiva su note fruttate, leggere sensazioni balsamiche di erbe aromatiche, al palato fresco sapido con grande coerenza gusto olfattiva, in equilibrio alla sua trama tannica vellutata con un grande richiamo di beva. Il finale è di lunga persistenza.

Barthenau Vigna S. Urbano Pinot Nero 2022
Si articola in due parcelle di Pinot Nero: una classica pergola del 1962 e un impianto a Guyot del 1992. Vigna S. Urbano è stato il primo vino dell’Alto Adige a riportare in etichetta, sin dal 1987, il nome della “Vigna”. Colore rosso rubino leggermente più scuro del precedente, al naso bouquet accattivante e sfaccettato, con sentori fruttati. Al palato fresco sapido con sorso pieno tannino in equilibrio con la sua freschezza, grande allungo finale.