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Il premio

Rivoluzione Premio Masi, la fondazione assegna solo 2 riconoscimenti – I nomi

28 Settembre 2022
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Proclamati i vincitori del 41° Premio Masi.

Sono la Procuratoria della Basilica di San Marco a Venezia “per il suo contributo alla preservazione dei valori della “Civiltà Veneta” e il “Great Wine Capitals Global Network” – rete delle Grandi Capitali del Vino Mondiali – “per l’attuale fondamentale contributo alla “Civiltà del Vino”. È un’edizione del tutto straordinaria quella del Premio Masi 2022: infatti vede conferiti solo due riconoscimenti con il Premio Interazionale Grosso D’Oro Veneziano, la massima onorificenza assegnata dalla Fondazione Masi. Il Premio consiste nella moneta aurea veneziana, simbolo di uno spirito virtuoso di scambio tra popoli, e viene consegnata alle due istituzioni per aver contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando solidarietà, progresso civile e pace. La Presidente di Fondazione, Isabella Bossi Fedrigotti spiega: “Nell’anno della 250esima Vendemmia nel Vaio dei Masi il Consiglio di Fondazione ha pensato di unire eccezionalmente nel Grosso d’Oro Veneziano il Premio Civiltà Veneta e il Premio Internazionale Civiltà del Vino, a significare che oggi è il momento di onorare gli emblemi della Civiltà Veneta e della Cultura del Vino con il nostro massimo riconoscimento”.

“Dopo i 40 anni del nostro Premio, quest’anno ci attende un festeggiamento non meno importante, con due eventi che si congiungono nel segno della Civiltà Veneta: la 250esima vendemmia, una ricorrenza che ci rammenta e consolida il nostro legame con il territorio e con quella Civiltà Veneta che è alla base della storia imprenditoriale di Masi Agricola – e il Premio Masi che sin dalle origini valorizza e porta nel mondo il rinnovarsi delle eccellenze delle Venezie” commenta Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola e Vice Presidente della Fondazione Masi.  

Il Premio Internazionale Masi Grosso D’Oro Veneziano 2022 viene assegnato alla Procuratoria di San Marco, emblema di Civiltà Veneta, antica istituzione lagunare la cui nascita che risale al Medioevo, che oggi unisce all’alta rappresentatività del monumento simbolo di Venezia nel mondo, l’impegno di conservazione e valorizzazione della Basilica di San Marco, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con iniziative culturali e museali di grande qualità. Per il Primo Procuratore Carlo Alberto Tesserin “il Premio Masi è un significativo riconoscimento dell’importanza spirituale e storica di San Marco per la Civiltà Veneta ed è anche un’occasione per mettere in luce la fragilità del monumento marciano di fronte ai cambiamenti climatici di quest’epoca. La Procuratoria è ben consapevole delle gravi conseguenze fin qui arrecate dagli eventi climatici avversi e cerca di porvi rimedio quotidianamente grazie all’impegno e alla preparazione dei suoi tecnici e delle sue maestranze. Il Premio Masi” continua Tesserin “assume anche il valore di un simbolico omaggio all’accoglienza di Venezia, da secoli luogo d’incontro delle civiltà d’Oriente e d’Occidente, nella speranza che si persegua la strada del dialogo tra i popoli anche in quest’epoca di conflitti”.

Se il Premio Masi alla Procuratoria intende richiamare l’ideale legame di continuità con il patrimonio culturale della civiltà delle Venezie, il riconoscimento Grosso d’Oro Veneziano nel 2022 attribuito alla rete globale delle Grandi Capitali del Vino “Great Wine Capitals Global Network”, come emblema di Civiltà del Vino, si presenta come una proiezione verso il futuro perché individua in questa istituzione “l’espressione più attuale della simbolicità dei valori del vino”. L’associazione, nata nel 1999 a Bordeaux per “sostenere la salute e la prosperità delle attività collegate al vino, le comunità e il turismo nelle nostre capitali”, riunisce undici grandi città nel mondo: Adelaide (Australia), Bilbao (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sud Africa), Losanna (Svizzera), Magonza (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco (Usa), Valparaíso (Cile) e Verona (Italia). Esse condividono un fondamentale aspetto economico e culturale: sono regioni vitivinicole di riconosciuta eccellenza a livello mondiale. Come sottolinea la Giuria del Premio, il contesto internazionale che le prestigiose Capitali associate rappresentano “mette assieme la storicità del vino europeo con la più fresca enologia del Nuovo Mondo accomunando di fatto tutti i Paesi di maggior interesse vitivinicolo attraverso i simboli di ciascun territorio, rappresentati dalla cultura del prodotto, dalle strutture produttive, di ricerca e promozionali e dall’attrattiva turistica”. L’istituzione Great Wine Capitals Global Network è impegnata a livello globale a creare una sinergia tra le gradi capitali del vino, finalizzata a sostenere – come recita la motivazione del Premio – “la pregnanza culturale e i poliedrici aspetti del vino e il suo mondo: storia, territori, vitigni, saper fare di uomini fino ai più recenti significati di rappresentatività della cultura di territorio, incluso l’aspetto ambientale, emozionale e turistico”. A presiedere l’associazione è oggi Mariana Juri, senatrice argentina; l’affiancano come vicepresidente, lo spagnolo Juan María de Buruaga, che rappresenta la regione di Bilbao/La Rioja e il Direttore Generale dell’Associazione, la francese Catherine Leparmantier Dayot, che a Bordeaux, a fine anni Novanta, è stata tra le ispiratrici e promotrici del network e che oggi sta orientando le Grandi Capitali del Vino sulla strada della sostenibilità, impegnandole nell’adesione al Protocollo di Porto.

La cerimonia di premiazione del 41° Premio Masi, congiunta alle celebrazioni dei 250 anni, si terrà venerdì 14 ottobre presso i nuovi spazi della sede di Masi Agricola “Monteleone 21” attualmente in costruzione a Gargagnago di Valpolicella e resi disponibili per l’occasione.

C.d.G.