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La grappa del mese

Grappa del mese: Grappa di Ruché di Mazzetti d’Altavilla

29 Aprile 2016
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di Gianni Paternò

L’Italia ancora non era nata quando nel 1846 Filippo Mazzetti fondò a Montemagno in Piemonte la sua prima distilleria per produrre grappa. 

Allora il distillato era una bevanda povera destinata a dare alcol ai lavoratori. Quindi Filippo si rammaricava che i vignaioli trascurassero le vinacce, conservandole male e trattandole peggio. Non era facile ottenere buoni distillati e allora Mazzetti insegnò come migliorare le vinacce e percorreva il Monferrato in lungo ed in largo per trovarne di buone. In quel tempo spostarsi non era facile, ma la caparbietà e la professionalità alla fine vinsero. Quest’arte passò al figlio Luigi che trasferì la distilleria ad Altavilla Monferrato dove si trova tuttora. Si cominciò ad apprezzare le grappe ricche di sentori piacevoli e non pungenti al palato e divenne scopo della famiglia continuare, migliorare e sperimentare nuovi prodotti anche nel campo delle acqueviti e dei liquori, sempre all’insegna del fascino e della qualità.


(Nicoletta e Cesare Mazzetti)

Oggi Cesare e Nicoletta costituiscono la sesta generazione rispettivamente presidente ed amministratore delegato di un’azienda leader nel Piemonte e non solo, mentre già sono affiancati dalla settima formata dalle 3 figlie di Nicoletta: Silvia, Elisa e Chiara Belvedere.


(Silvia, Elisa e Chiara Belvedere Mazzetti)

Oltre alle varie miscele sono 8 le grappe di monovitigno piemontese distillate in alambicchi di rame alimentati a vapore, rappresentative dei profumi, delle biodiversità, delle tradizioni di una terra famosa per le sue uve, per i suoi vini. Scelta perenne dell’azienda è utilizzare esclusivamente vinacce piemontesi sia per rispettare una territorialità lunga 170 anni, sia per diminuire i tempi del trasporto che per rendere un valore aggiunto alle splendide uve della regione.


(La sede) 

I fabbricati dell’azienda sono stati nel tempo ampliati, ristrutturati ed ammodernati creando anche la bella struttura dell’Enoteca Monferrina, la vecchia barricaia ora punto di accoglienza, degustazioni e vendita costantemente aperto al pubblico. Altro punto vendita a Marcallo con Casone in Lombardia.


(Enoteca Monferrina) 

Le vinacce giungono fresche ed umide specialmente dal Monferrato e dalle Langhe e già all’arrivo il mastro distillatore Sanzio Evangelista, anche lui della famiglia, le esamina controllandole e selezionandole. Le vinacce, se non distillate immediatamente, sono stoccate sotto vuoto in piccoli contenitori in pvc, mentre le bianche sono inoculate con fermenti naturali. Gli alambicchi, a vapore, sono 4 mentre per i distillati di vino e di uve se ne usa uno a bagnomaria. In tutte le grappe niente zuccheri aggiunti nè caramello, solo quanto di buono si riesce ad ottenere con una mano sapiente e da una materia perfetta. Ogni anno la distillazione finisce ai primi di gennaio, 500 mila le bottiglie prodotte con una vendita del 20% all’estero, in recente aumento. Imponente la barricaia per l’affinamento in legno dei distillati: oltre un anno per le invecchiate, ben oltre 2 per le riserve, in rovere francese di varie capacità, utilizzate solo 2 volte.


(La barricaia)

Parliamo ora della Grappa di Ruché, un antico vitigno coltivato attorno a Castagnole Monferrato che fino a 30 anni fa era abbastanza sconosciuto, pochissimo coltivato, usato solo localmente nelle ricorrenze. Vitigno semiaromatico e per qualcuno addirittura aromatico, vigorosissimo e di forte produzione, molto zuccherino, dava un vino amabile, alcolico, ricco di polifenoli e di tannini, diventato Doc nel 1988 e Docg nel 2010 in pochi ettari di 7 comuni. Le distanze dalle cantine alla distilleria sono di circa 10 chilometri. Unica distillazione e affinamento di un anno in acciaio.
 
Nel piccolo calice è cristallina, brillante; al naso ha un’iniziale ingresso da profumato vitigno aromatico con sentori di rosa che poi vanno virando verso toni delicatamente vegetali, erbacei; è molto fine, intensa e franca. In bocca entra morbida, leggermente dolce, un pò grassa per poi aprirsi con un’alcolicità vellutata quasi tenue nonostante i 43°, diventa ben secca, pulita, rotonda, molto fine, di sublime fragranza, un retrogusto che non vi abbandona per tanto tempo. Un’altro campione che dimostra sempre più che non c’è bisogno del legno per fare un’ottima grappa, anzi.
 
Godetela accompagnata da frutta secca: mandorle, noci, anacardi. Prezzo allo scaffale 30 euro.
 
Mazzetti d’Altavilla
viale Unità d’Italia 2
15041 Altavilla Monferrato (Al)
tel. 0142 926147
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