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La guida

La Guida del Gambero su Milano e la Lombardia: le “tre forchette” adesso sono otto

23 Giugno 2017
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Le “tre forchette” passano da 5 a 8: ai riconfermati Antonio Guida di Seta del Mandarin Oriental Hotel e Andrea Berton di Milano, Enrico e Roberto Cerea del “Da Vittorio” di Brusaporto, Nadia e Giovanni Santini “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio e Ilario Vinciguerra di Gallarate, si aggiungono Enrico Bartolini del Mudec Restaurant di Milano, Davide Oldani del D’O di Cornaredo e Philippe Leveille del Miramonti l’Altro di Concesio. 

Una nuova new entry nei “tre gamberi”, il massimo riconoscimento riservato alle trattorie e, cioè, Trippa di Milano che viene ad affiancare la milanese Osteria del Treno, Caffè La Crepa di Isola Dovarese, La Madia di Brione e Osteria della Villetta dal 1900 di Palazzolo sull’Oglio. Da due a tre anche i “tre mappamondi” riservato ai ristoranti etnici e, cioè, Iyo, Wicky’s Wicuisine Seafood e al nuovo Casamarem, dal nome del piatto tipico della cucina giapponese a base di spaghetti o tagliatelle all'uovo serviti con brodo di carne o di pesce in cui il locale è specializzato. Conferma per le “tre bottiglie” del Donizetti di Bergamo.

Questa la fotografia della gastronomia lombarda che emerge dalla guida che Gambero Rosso dedica a Milano e al meglio della Lombardia: 1.454 indirizzi per mangiare, comprare e dormire; 192 novità; premi speciali per la migliore proposta al bicchiere al ristorante (Al Pont de Ferr di Milano) e al wine bar (La Bottega del vino di Milano), il miglior servizio in sala (Contraste di Milano), miglior servizio di sala in albergo (Seta del Mandarin Oriental Hotel), le botteghe del vino (Effecorta e Resistenza Casearia di Milano e Cascina Fraschina di Abbiategrasso); la novità dell’anno (Giancarlo Morello dell’hotel Viu Milan). Ma, anche, i ristoranti con il miglior rapporto qualità prezzo: le milanesi 28 Posti, Esco Hotel, Casual Ristorante di Bergamo, Due Spade di Cernusco sul Naviglio, Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano, La Piazzetta di Montevecchia e Berton al Lago del Sereno Hotel. Le curiosità, a margine, sono, per esempio le migliori cucine (Berton e Guida con 55/100, Enrico Bartolini, Carlo Cracco, Davide Oldani e Ilario Vinciguerra con 54/100, Pietro Leeman del Joia, Luigi Taglienti di Lume, Andrea Aprea di Vun dell’Hotel Park Hyatt, Ettore Boccia del Mistral del Grand Hotel Villa Serebelloni, Enrico e Roberto Cerea, Nadia e Giovanni Santini e Philippe Léveillé con 53/100). Cinque sono i locali con le migliori cantine (Enrico Bartolini, Seta, Da Vittorio, Dal Pescatore,Miramonti l’Altro e Antica trattoria del Gallo. Mentre le migliori due forchette sono Lume, il Luogo di Aimo e Nadia e Vun dell’Hotel Park Hyatt nonché Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni con 88/100; Cracco, Sadler e Al Gambero di Calvisano con 87/100; Antica osteria dei Camelì, A’ Anteprima di Chiuduni e San Martino Cracco, Sadler e Al Gambero di Calvisano con 87/100; Antica osteria dei Camelì, A’ Anteprima di Chiuduni e San Martino di Treviglio con 86/100.

Una prima considerazione che scaturisce dalla lettura della Guida 2018 di Gambero Rosso (pagg. 288, €. 10) è il consolidamento della ristorazione di qualità ma, anche, “il grande fermento creativo che continua a caratterizzare Milano, frutta anche dell’eredità dell’Expo che ha innescato un’interessante reazione a catena in tutta la Regione portando ad alzare l’asticella della qualità un po’ ovunque”, scrive nella presentazione il direttore della pubblicazione, Laura Mantovano. 

Ad affiancare la parte riservata al mangiare c’è un altro mondo importante per una città cosmopolita come Milano. E, cioè, il “mangiaresempre”, un mondo fatto di aperitivi&dopocena, paninerie, pausa gourmet, peschierie&cucina, pizza al taglio, street food. Di comprare tra alimenti naturali, enoteche, specialità alimentari, tavola&dintorni. E, di dormire – la sezione alberghi è dedicata quasi esclusivamente ai boutique hotel -, in una regione che finalmente ha scoperto di essere anche un contenitore d’arte. E, proprio per fare risaltare questo aspetto della Lombardia, “Milano 2018 del Gambero Rosso” in apertura, quest’anno, propone anche brevi itinerari con i suggerimenti “giusti” per cogliere il meglio avendo a disposizione poco tempo: 24 ore in città o un weekend in Regione. Cioè,  la “Milano in metrò”, sviluppata lungo le tre linee della metropolitana milanese. Ma, anche, “hinterland a sorpresa” con l’indicazione dei posti dove mangiare, comprare e dormire attorno al capoluogo. Poi c’è “quel ramo del lago di Como” e “su e giù per Bergamo”.  Tutto studiato in modo da far risaltare il meglio di queste contrade.

Diciamo che adesso la Guida diventa quasi indispensabile per chi vuole conoscere bene città e regione senza sprecare tempo. Gambero Rosso ti porta sulla strada giusta e ti accompagna nei luoghi della tavola veramente imperdibili. Lunedì, intanto, sarà presentata la Guida di Roma.

Michele Pizzillo