Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La guida

Presentata al Salone del Gusto la guida Slow Wine 2013

28 Ottobre 2012
slowine slowine

da Torino Bianca Mazzinghi

Millenovecentonove cantine recensite, 23mila vini degustati, 244 i collaboratori che hanno girato l'Italia andando di persona da ogni produttore.

Il risultato è Slow Wine 2013, la terza edizione della guida dei vini di Slow Food. Non solo vini però, sottolineano i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, ma anche i racconti dei territori, frutto di passeggiate tra le vigne e chiacchierate con le famiglie produttrici. Il volume è stato presentato oggi al Salone del Gusto di Torino, che nonostante il periodo in corso continua ad avere e anzi ad aumentare il suo successo. “L'enogastronomia, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è un settore strategico per l'economia italiana – esordisce il presidente di Slow Food Roberto Burdese – e rappresenta una lente per capire le tendenze future perché anticipa i cambiamenti. E il vino in particolare”. I giovani hanno iniziato qualche anno fa ad appassionarsi all'enologia e adesso sempre più ragazzi si vedono da entrambi i lati dei banchi del salone. La ricerca di genuinità già vissuta per il vino sta ora investendo altri settori e la tendenza, sostiene Burdese, continuerà a crescere. 

La propensione a concentrarsi sul territorio, sulla quotidianità dei produttori, non è ormai solo alimento con cui sfamare gli appassionati, ma anche via di guadagno e successo in una società sempre più attenta alla qualità e interessata alle origini e alla storia dei prodotti. Ormai assodato questo, Gariglio, Giavedoni e collaboratori continuano ogni anno a tornare nelle cantine, rendendo la loro guida quella con il più alto tasso di variabilità su giudizi e riconoscimenti conferiti gli anni precedenti.

“Consideriamo molto le differenze tra le annata e le singole vendemmie”, spiega Giavedoni, ricordando i grandi Baroli del 2008 o quanto il cattivo clima del 2011 abbia penalizzato i bianchi del cento nord. Gran parte dell'incontro è stata dedicata per questo motivo alle influenze del cambiamento climatico sulla produzione di vino, tema affrontato nelle chiacchierate con i produttori molto più della crisi delle vendite. La guida, privilegiando la parola alle immagini, cerca di spiegare tutti i fattori che concorrono alle caratteristiche di ogni bottiglia, conferendo poi riconoscimenti che quest'anno diventano sei con il ritorno della chiocciola e l'aggiunta dell'etichetta Vino Slow, per segnalare prodotti che, oltre ad avere eccellenti qualità organolettiche, ben interpretano i valori del territorio.

Altra novità, lo sconto del 10% garantito da 800 produttori a chi si presenterà in cantina con la guida. Come lo scorso anno continuano a essere segnalati i Grandi Vini, le migliori etichette di ogni regione, e i vini Quotidiani, dal prezzo che non supera i 10 euro. E, alla fine, il consiglio è sempre lo stesso: leggere non tanto per capire un vino quanto per appassionarsi; nessuna guida ripagherà mai quanto una giornata tra i filari tra i racconti del produttore e nessun vino sarà mai tanto compreso come quello goduto direttamente in cantina.