Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

I 20 anni della Docg Gavi: una grande festa per celebrare un intero territorio

26 Agosto 2018
paesaggio_gavi_o paesaggio_gavi_o

di Michele Pizzillo

Per qualsiasi oggetto di successo, l’anno del ventesimo anniversario è una data importante e, solitamente, va continuamente “riempita” di eventi per coinvolgere sempre di più i consumatori del prodotto. 

Se poi si tratta di vino, o meglio di una denominazione di origine controllata, il coinvolgimento dei winelover è d’obbligo, perché ad essere festeggiato non è solo il prodotto, ma anche il territorio. E, in questo, chi tiene le redini del Consorzio Tutela del Gavi, a quanto pare è molto abile nello sfruttare la ricorrenza dei 20 anni di Docg, per fare conoscere sia un grande bianco che affonda le sue radici nella notte dei tempi, sia il territorio che permette di produrre un vino sempre moderno. Ed è proprio in tema l’idea di celebrare la sostenibilità e la cucina zero sprechi proprio dove si produce il Gavi Docg con l’evento “Di Gavi in Gravi”. Così, oggi si brinda al futuro del territorio e della tutela della denominazione con lo chef Antonino Cannavacciuolo e sabato 1 settembre, nell’antica città romana di Libarna, con Neri Marcorè per un incontro in musica tra Faber e Gaber nell’ambito di Attraverso il Festival.

Con il brindisi al futuro “si vuole conciliare tradizione e amore per il proprio territorio e delle proprie radici con la ricerca delle tecnologie più avanzate, riscoprendo e applicando i segreti della cucina sostenibile e seguendo concretamente le regole della responsabilità condivisa con il proprio territorio, verso la costruzione di un avvenire sostenibile sempre più rispettoso e orgoglioso della propria unicità e del proprio ambiente, nell’anno in cui la Docg compie vent’anni”, evidenziano al Consorzio di tutela del grande bianco piemontese. E, lo fanno con un giudice inflessibile come Cannavacciuolo che dovrà scegliere il miglior abbinamento tra le 11 ricette presentate dai comuni della denominazione del Gavi Docg, rendendo il pubblico partecipe della sua filosofia: la ricerca appassionata dell’ingrediente perfetto e perfettamente dosato, l’amore per le tecniche di cucina e di preparazione che rendono ciascuna materia prima parte di un sistema virtuoso. Un invito a conoscere meglio i prodotti del nostro paese per saperli usare al meglio, ma nello stesso tempo un'esortazione a tornare alle tradizioni, ai piccoli segreti ed accorgimenti che si tramandano di generazione in generazione tra cuochi e famiglie: preparazione, raccolto, conservazione, utilizzo di tutte le risorse nella loro completezza, stagionalità. La sostenibilità applicata non è altro che cultura della materia prima, della terra che la produce e della maestria che permette di trasformarla in alta cucina: questi sono i temi che faranno da sfondo all’evento alla sesta edizione “Di Gavi in Gavi”.


(La bottiglia istituzionale)

Mentre in “Corte della Buona Italia”, un altro chef stellato, Franco Aliberti, del ristorante “La Présef in Valtellina”, sarà protagonista dello show cooking zero sprechi, che con la sua cucina sensibile e giocosa, dimostrerà come esaltare l’ingrediente, riutilizzare le preparazioni e azzerare gli scarti, con un occhio al portafoglio e al consumo responsabile del cibo. Contestualmente, le corti private di Gavi accoglieranno migliaia di winelover che da 6 anni invadono Gavi, allestendo con tronchi di albero provenienti della gestione del territorio boschivo da parte delle aziende agricole, per sorreggere le immagini dei fiori, degli animali, dei paesaggi, dell’acqua, degli antichi mestieri che coincidono con il terroir del Gavi, fortunato connubio tra uomo, terra e cultura. Le fotografie fanno parte del ricco archivio del Parco delle Aree Protette dell’Appenino Piemontese, il polmone verde e ancora selvaggio che delinea il confine meridionale delle terre del Gavi, con la Liguria. In questa occasione, le hostess del Consorzio Tutela, per la degustazione del Gavi docg, ai “Di Gavi in Gavi” consegneranno un moderno calice in Tritan, un tecnopolimero di ultima generazione, completamente riciclabile e utilizzabile fino a 150 lavaggi in lavastoviglie, conservando la brillantezza del vetro. Un accorgimento che rispetta le normative per la sicurezza nello svolgimento di eventi pubblici promulgati lo scorso anno dalla Regione Piemonte. L'1 settembre, invece, nell’antica città Romana di Libarna, ci sarà Neri Marcorè con “Incontro in musica tra Faber e Gaber”, uno spettacolare e profondo viaggio tra le note e le parole dei due grandi cantautori italiani, Fabrizio De André e Giorgio Gaber, in una delle location più scenografiche e poetiche dell’intero territorio del Gavi Docg.