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La manifestazione

Olio Officina Festival, la tre giorni per sapere tutto sull’olio extravergine di oliva

01 Febbraio 2017
OlioOfficina_conferenze OlioOfficina_conferenze

di Michele Pizzillo

Per chi ha un’ottima conoscenza dell’olio extravergine di oliva, l’appuntamento è utile perché gli approfondimenti che offre Olio Officina Festival hanno sempre qualcosa di originale per arricchire la propria esperienza sul principe dei condimenti. 

Chi, invece, ha poca dimestichezza con l’olio – parliamo di quello buono, indimenticabile, è bene precisarlo -, può approfittare dell’occasione offerta dalla manifestazione ideata da Luigi Caricato per colmare quello che è sicuramente una lacuna imperdonabile. E, così, dal 2 al 4 febbraio, nel bellissimo scenario di Palazzo delle Stelline, quasi di fronte al Cenacolo Vinciano, nel cuore di Milano, torna Olio Officina Festival che con la sua sesta edizione è ancora più avvincente di quelle che sin dal primo momento hanno evidenziato come l’ideatore della manifestazione è il più grande conoscitore dell’olio extra vergine di oliva, non solo di quello italiano. 

Si può dire – e, volendo, si può provare – che a Caricato è possibile fare qualsiasi domanda sull’olio extra vergine di oliva, e a tutte le domande è assicurata una risposta esaustiva; una risposta che, sempre, evidenzia tutti i pregi dell’olio e perché questo prodotto in quanto a completezza organolettica, salutistica e gustativa, non deve competere con nessuno perché è davvero completo; insomma, non lascia spazio a nessun altro condimento. Se c’è qualche perplessità, basterà fare un salto a Olio Officina Festival per fugare ogni dubbio. Qui, in tre giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti, degustazioni, l’olio è presentato da tutti i punti di vista. Si va, per esempio,  dall’approfondimento dell’economia e degli scenari del comparto oleario, fino all’impiego degli oli ricorrendo a una serie di degustazioni guidate, nella sezione “saggi assaggi”, con ulteriori approfondimenti anche in ambiti dedicati alla dietetica e alla nutrizione. 

Evidenzia lo staff di Caricato: “C’è spazio per focus sui tanti differenti oli, da quelli “gentili” – come i Dop Riviera Ligure e Dop Garda – e quelli di grande carattere, dal gusto potente, prodotti su suoli vulcanici. Vi sono fari accesi anche sugli oli destinati alle neo mamme, oltre che per i bambini, e, inoltre, si va anche a scuola di blending, per creare il proprio olio da portarsi a casa. E ancora, vi sono oli che raccontano storie di famiglia utilizzando i canali social tramite una webserie televisiva. E ancora spazio alla letteratura, con un autorevole salotto letterario e un reading di poesie dedicate alla ruralità”. E, tutto, attuale: dall'annosa questione olio contro burro alla curiosa scuola degli abbinamenti, con una particolare attenzione riservata all'olio messo in relazione con la carne. Fino a giungere alla scoperta dell'olio prodotto direttamente dagli oliveti del Vittoriale di Gabriele D'Annunzio, sul lago di Garda. Importante infine anche il forum sul rapporto tra olio e ristorazione. “Senza trascurare nemmeno la Tunisia, con i suoi extra vergini ancora poco conosciuti e apprezzati, che meritano un interessante approfondimento”, aggiunge l’ideatore e direttore del festival.

Il tema di Olio Officina Festival 2017 è “Energia! Olio in movimento” perché l’olio  è il protagonista assoluto di incontri, dibattiti, degustazioni guidate, mostre, finger food e spettacoli, con un nutrito numero di relatori e il contatto diretto e il racconto in prima persona di chi l'olio lo vive in prima persona, producendolo e presentandolo sul mercato. Con il consueto sguardo aperto, appassionato e a volte provocatorio, ma sempre orientato a costruire positività, perché a Olio Officina Festival si parlerà delle proprietà dell'olio extra vergine di oliva e del modo di impiegare tale materia prima in cucina, partendo dai diversi oli con i loro variegati e compositi profili sensoriali. Non c’è tuttavia solo lo spazio edonistico, c’è modo anche di affrontare temi inerenti l'economia senza trascurare gli aspetti più insidiosi della burocrazia, arrivando così a valutare lo stato di salute globale del comparto oleario. 


(Luigi Caricato)

Si può dire che a Olio Officina Festival si passa dalle parole ai fatti perché il fiume di parole lascia sempre proposte concrete per semplificare le leggi relative all'etichettatura, importantissimo biglietto da visita di ogni bottiglia. La proposta è di giungere a un “Visto, si stampi!” consentendo alle aziende la certezza del diritto, senza che restino vittime delle contraddittorie interpretazioni da parte dei molti organismi di controllo. In questo contesto non può mancare un approfondimento su problematiche come il caso della Xylella ma, anche, quello dell'olio di palma, chiedendoci se faccia davvero male, così come si dice di recente, o si tratta solo di una colossale bufala, tutta italiana. 

Il programma di Olio Officina Festival 2017 (www.olioofficina.com) è così vasto e completo che diventa difficile sintetizzarlo in poche righe. Così, come solitamente si dice in questi casi, sorvoliamo a “volo d’uccello” dicendo che saranno approfonditi anche temi come la concorrenza tra i Paesi produttori “senza abbandonarsi alla paura ma cercando di lavorare a un progetto comune, imparando a dar vita a una concorrenza dialogante. Ecco, pertanto, la presenza dei due Paesi leader nel mondo. Per la Spagna il Consorzio QV Extra International, in nome dell’alta qualità degli oli. In piena sintonia con il Ceq, il Consorzio italiano extra vergini di qualità,  entrambi uniti proprio allo scopo di crescere insieme e collaborare”, sottolinea Caricato.

Saranno analizzate case history e nuove modalità di comunicare l'olio, sia attraverso i social sia attraverso il packaging (anche perché  l’occhio, sia sa, vuole la sua parte), sia attraverso linguaggi nuovi. “La parola d'ordine – dice Luigi Caricato – è lavorare insieme, perché uniti si cresce di più e meglio, oltre che più in fretta. È necessaria la capacità di imprimere una forza di penetrazione maggiore nei nuovi mercati di area non mediterranea. Proprio per questo, bisogna guardare con attenzione ai tanti modelli virtuosi posti in atto negli ultimi anni”. Forse non è un caso che il chiostro di Palazzo delle Stelline sarà allestito con sagome di super eroi, riuniti sotto l’insegna comune di Ufo, acronimo di United Forces of Oil. C’è proprio un gran bisogno di super eroi, oggi. È proprio vero.

Michele Pizzillo