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La manifestazione

Puglia al Vinitaly 2013, Stefàno: “Punteremo sugli autoctoni, i giovani agricoltori e le mete enoturistiche”

11 Gennaio 2013
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La Puglia gioca le sue carte migliori e farà gustare il territorio mettendo in scena i suoi vitigni autoctoni.

“È la strada da percorrere anche nel 2013 – afferma l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno (nella foto) che incontriamo a Roma – la ricetta vincente per dare impulso allo sviluppo rurale è essere presenti a tutti i grandi appuntamenti internazionali, con Verona e Berlino in prima linea”.

Dopo il successo dell’edizione Vinitaly del 2012, che ha ospitato più di 4 mila espositori, accolto oltre 140 mila visitatori di cui quasi 49 mila esteri, la Regione non rinuncia ad una vetrina internazionale di rilievo come quella di Verona, sempre più con l'ottica che l’autenticità e la genuinità delle produzioni pugliesi debbano essere toccate con mano.
L’anno scorso, infatti,  le 144 cantine espositrici pugliesi hanno utilizzato quasi 2500 etichette per un totale di 60mila bottiglie consumate e 600mila calici degustati. Il contatto tra buyers e operatori della regione, poi, è stato notevole, contando su una media di circa 150 di incontri per singola azienda. Un 2012 che ha premiato gli operatori pugliesi con 53 “Gran Menzioni” e 3 medaglie come “ulteriore conferma di un percorso inarrestabile di crescita del comparto vitivinicolo”.

In scena anche nel 2013 oramai la denomiazione che si è confermata eccellenza della regione, il Primitivo di Manduria Doc che, dice l’assessore Stefàno, “fino al 2009 non era ancora stato riconosciuto come un blend di eccellenza, ma che da due anni a questa parte è in vetta alla classifica dei migliori vini italiani”. La strada, quindi, è quella giusta: il connubio tra tradizione, innovazione e comunicazione come parole chiave per lo sviluppo del comparto agricolo al cui interno il segmento del biologico sta trovando il suo spazio, perché, dice Stefàno “un vino naturale e biologico è anche buono”.

Protagonisti dell'edizione del Vinitaly 2013 saranno i giovani agricoltori, grazie ai quali verrà portata avanti la cultura contadina pugliese. A tal proposito la Regione si è impegnata in modo pratico e strumentale, anche attraverso l’inserimento della tematica del ricambio generazionale tra gli obiettivi del prossimo Programma di Sviluppo Rurale della Puglia (PSR 2014 – 2020).

Tra le anticipazioni per Vinitaly 2013, anche la conferma della valorizzazione della cultura  identitaria come terreno fertile per il comparto agroalimentare, con la scelta della Regione di puntare ancora sui “press tour” e gli “educational tour” con lo scopo di attrarre sul territorio i testimoni privilegiati del mercato nazionale ed internazionale. In termini di appeal del territorio, infatti, l’enogastronomia ed il biologico rappresentano magneti per quei flussi turistici caratterizzati da una “sensibilità nuova”, di nicchia, che oltre al gusto vogliono vivere una esperienza ad ampio respiro. Ecco che la cultura contadina e l’identità dei sapori e dei saperi regionali andranno a permeare il padiglione pugliese di Vinitaly anche nel 2013.

L’ottimismo sui possibili risultati, remori della bella esperienza 2012, è supportato dal recente successo della Puglia come “wine destination” a livello mondiale. Incoronata, infatti, tra le 10 mete internazionali del turismo enogastronomico dalla rivista internazionale “Wine Enthusiast”. Aspettiamo, quindi, l’appuntamento del 18 gennaio a Roma per ascoltare la voce di chi ha reso possibile questo ulteriore successo. Nel 2013, insomma, si sentirà parlare sempre di più della Puglia e del suo Vino.

Lucrezia Balducci