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Nomine

“Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino”, nominati i primi 5 consiglieri

14 Settembre 2016
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Patrizio Cencioni, Fabrizio Bindocci, Andrea Machetti, Remo Grassi ed Emanuele Bartolommei: ecco i nomi di 5 dei 7 consiglieri, quelli nominati dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che faranno parte del direttivo della “Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino”, costituita con atto notarile nel maggio 2016 e creata con l’obiettivo di finanziare progetti di sviluppo territoriale.

Retta, in questi mesi di passaggio, da un comitato di pilotaggio – guidato dall’ex presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci, l’ex vicepresidente e promotore del progetto Bernardo Losappio e dal sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli – con il compito di redigere lo statuto della Fondazione e guidarla, per il prossimi 6 mesi, verso il consiglio direttivo, è in attesa della nomina che, da statuto, spetta al sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli (egli stesso membro del cda e nel board, in veste istituzionale e senza alcun ruolo politico) e che verrà nominato nella seduta del Consiglio Comunale (in calendario la prossima settimana), quando verrà accettata formalmente la partecipazione alla Fondazione.

Nata con lo scopo di finanziare progetti di sviluppo per Montalcino ed il suo territorio, la “Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino” reperirà le risorse da destinare alla causa attraverso il contributo volontario dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a “fascetta”, che, secondo le prime stime, consentirebbe di ottenere un budget iniziale di 150-200.000 euro all’anno. I contributi non saranno distribuiti a pioggia ma, di anno in anno, puntando su progetti e idee concrete e ben delineate.

La Fondazione prende, dunque, forma e si avvia ad iniziare il suo percorso verso il sostegno della crescita del sistema economico e sociale di Montalcino; una cosa, però, risulta, oggettivamente, “eccentrica”: l’ideatore-promotore e primo sostenitore del progetto, Bernardo Losappio, è stato clamorosamente escluso dal direttivo, e, quindi, non potrà dare il suo contributo all’evoluzione della Fondazione.

C.d.G.