Nel mondo del vino, conoscenza e sensibilità si intrecciano come in pochi altri ambiti e ogni “cambio di guida” genera nuovi punti di vista e, spesso, nuovi percorsi.
Così la nomina di Sarah Harrison a executive director dell’Institute of Masters of Wine (IMW) segna più di un passaggio di consegne ed è forse l’inizio di un nuovo modo di intendere la leadership in una delle istituzioni più rispettate del settore.
La Harrison conosce bene i meccanismi dell’Istituto. Dal 2020 ha seguito quale responsabile della didattica ogni aspetto del complesso ecosistema che forma i futuri Masters of Wine: corsi, esami, rapporti con studenti e partner internazionali. In questi anni si è guadagnata la fiducia di una comunità globale fatta di professionisti, produttori, insegnanti e comunicatori, legati dal desiderio comune di comprendere e raccontare il vino con profondità.
Il suo percorso, in effetti, parte da un mondo affine: quello dell’educazione. Prima di entrare nell’IMW, Harrison ha lavorato al Chartered College of Teaching come Head of Learning Design and Accreditation, cioè responsabile della progettazione dei programmi di apprendimento e dei sistemi di accreditamento, e per l’Ambition Institute come Associate Director, Headship of Programmes. È qui che ha maturato quell’approccio al sapere come pratica viva, fatta di relazione e metodo, che oggi porta nel mondo del vino. Subito dopo la nomina ha dichiarato:
Guidare l’Institute è un onore, ma anche una responsabilità. Viviamo un momento complesso per il settore, e credo che la forza dell’IMW risieda proprio nella sua comunità globale, unita dalla ricerca della qualità e dalla voglia di condividere conoscenza
Il presidente, Roderick Smith, ha accolto la nomina con parole di fiducia: «Sarah ha mostrato competenza e sensibilità nei mesi di interim. È la persona giusta per accompagnarci nella prossima fase di crescita».
Oggi l’Institute of Masters of Wine riunisce 418 membri in 29 Paesi. Uomini e donne che in ambito vinicolo hanno fatto della curiosità e dell’etica professionale il centro della propria vita: produttori, sommelier, studiosi, giornalisti, consulenti. Il titolo di Master of Wine non è solo un riconoscimento accademico, ma un segno di rigore e responsabilità verso la cultura del vino nel mondo.
Con Sarah Harrison al timone, l’Istituto sembra voler affermare con crescente forza la sua missione originaria: diffondere competenza e dialogo, mantenendo vivo il legame tra vino, conoscenza e umanità, un equilibrio sempre più complesso, ma necessario per immaginare il futuro di questo settore.