Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Taormina Gourmet 2018

Mozzarella, capocollo, trippa: a lezione di abbinamento birre-cibi estremi

27 Ottobre 2018
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Schigi è ancora una volta al timone di una Master Class sugli abbinamenti cibo-birra a Taormina Gourmet. Graffiante come sempre, riesce anche a centrare sempre degli abbinamenti a dir poco particolari e impensabili: esperienza, gusto personale.

Queste le birre in degustazione e i relativi abbinamenti: Blanche di Bruno Ribadi con mozzarella fiordilatte di Zappalà; Weizen di Manerba con il capocollo pugliese; Calibro 7 di Birra Perugia con l’arancino di Sfrigola; Culovra di Yblon con la trippa; Hot Night in the Village di Foglie d’Erba con un biscotto alla pasta di mandorle. La ricerca di Schigi si appoggia alle regole della Sommellerie francese: la contrapposizione tra piatto e bicchiere, che siano gustative o tattili.

La sensazione perfetta è quella di avere la bocca pulita, senza sensazioni spiacevoli. Ma la birra non è il vino, quindi la ricerca può anche portare a trovarsi con un cibo sovradimensionato, a livello di sapore, quindi la quantità può sopperire la mancanza di potenza.
 
Il primo abbinamento centra il punto accentuando i sapori in modo molto piacevole, ma con il palato pulito e pronto per l’assaggio successivo.
Altrettanto il secondo, con un finale fresco e piacevole che mette una gran voglia di un altro assaggio e un altro sorso. Notevole il capocollo della Valle d’Itria.
Terzo abbinamento più ostico tra una birra amara e un arancino più portato alla dolcezza. L’arancino vince secondo Schigi, è scomparso secondo altri. Il bello è sempre vedere emergere le varie soggettività.
Perfetto il quarto abbinamento tra una Tripel da manuale e una trippa alla ragusana, con le parti più ostiche della trippa ben lavorate dalla birra, e un sapore finale, dopo aver mangiato e bevuto, nuovo e intrigante.
Si chiude con una birra scura scura, di ispirazione britannica, morbida che si sposa alla perfezione con la pasta di mandorla: le tostature della birra sposano ed esaltano la pasta di mandorla, dolce e amaro in perfetto equilibrio. L’unico problema è proprio non avere altri pasticcini di pasta di mandorla e un paio di bottiglie di Hop Night in the Village.
 
Presenti al tavolo quasi tutti i birrai e anche alcuni produttori dei cibi, cui Schigi lascia spazio per raccontarsi. Presenti in sala, in piedi perché la Master Class era “full booked” anche altri birrai: l’argomento è parecchio di interesse, O forse è l’orario da aperitivo che li porta come gli orsi al miele? Perché anche a guardare il pubblico pare di vedere grande soddisfazione, alla fine dell’incontro. E con questa Master Class – la birra oggi ha aperto e chiuso le Master Class – vi diamo appuntamento a domani.

Andrea Camaschella

ALCUNE IMMAGINI DELLA MASTERCLASS