Quattro talk per esplorare il mondo della ristorazione, del vino, dell’accoglienza e del viaggio, e la presentazione di cinque nuovi soci che entrano a far parte dell’associazione, unendosi ai 52 già presenti: il ristorante Lìmu dello chef Nino Ferreri a Bagheria, in provincia di Palermo; il ristorante Le Lumie dello chef Emanuele Russo a Marsala; il ristorante Area M, all’interno del resort cinque stelle Minareto di Siracusa; e due hotel, il Grand Hotel et des Palmes del gruppo Mangia’s a Palermo e il Grand Hotel San Pietro del gruppo Lindbergh a Taormina.
Gli Stati Generali de La Sicilia di Ulisse, l’associazione che riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell’ospitalità, della gastronomia e della viticoltura, si sono dati appuntamento al Grand Hotel et des Palmes di Palermo per il congresso biennale. “Nutrire il corpo, coltivare l’anima” è stato il tema attorno al quale si sono sviluppate osservazioni e confronti: un invito a riflettere sul concetto di benessere come equilibrio tra cura di sé, relazioni e apertura al mondo.
Nel talk intitolato “Nutrirsi con amore: coltivare il piacere del cibo stando bene a tavola”, il dibattito ha preso le mosse da una questione spesso trascurata: quella dei disturbi alimentari, scandita dall’impressionante numero di quattro milioni di diagnosi accertate in Italia.
Sul palco le esperienze significative di Paolo Vizzari, moderatore del talk, e dello chef Vitantonio Lombardo, che hanno raccontato la loro lotta personale con questi disturbi, vinta grazie a sacrifici, caparbietà e un’importante presa di coscienza. Un modo diverso per parlare di cibo in un consesso di chef e ristoratori, che ha posto l’accento su quanto il cibo possa avere un lato oscuro, capace di incidere profondamente sulla vita individuale e familiare.
Per questo l’associazione La Sicilia di Ulisse ha deciso di promuovere un’iniziativa benefica a favore di Stella Danzante di Catania e La Farfalla Lilla di Agrigento, due realtà legate a strutture ospedaliere impegnate nella cura e nella prevenzione dei disturbi alimentari.
Ospiti di Vizzari sul palco anche lo chef Davide Oldani, presidente dell’associazione Le Soste, la food expert Chiara Maci e Alberto Cauzzi, direttore di Passione Gourmet e del canale food di Forbes Italia. Con loro si è ragionato sul valore delle associazioni oggi, sulla scrittura gastronomica, sul ruolo delle guide e della critica e sull’importanza di valorizzare i giovani. Da questa conversazione è emerso un nuovo approccio alla critica gastronomica e al rapporto con le nuove generazioni in cucina.
“La critica gastronomica ci fa sembrare vecchi – ha detto lo chef Oldani –. Meglio fare delle considerazioni piuttosto che delle critiche. Cerchiamo di andare incontro a un mondo più leggero e chiamiamoli narratori del cibo, non critici. La nostra è una professione, non una missione, e questo si deve riflettere anche nel modo in cui trattiamo i giovani nelle nostre cucine ogni giorno. È necessario un approccio più umano: guardarsi negli occhi, darsi una pacca sulle spalle, compiere piccole azioni che fanno grandi differenze.”
Di narrazione del cibo ha parlato anche Chiara Maci, ripercorrendo le motivazioni che sedici anni fa l’hanno spinta ad aprire il suo blog di cucina con l’obiettivo di “comunicare il cibo in maniera semplice, per renderlo accessibile a tutti. Io nel futuro vedo uno scambio continuo: basta ridurre l’ego e non rinunciare a imparare sempre.”
“La tavola è per me un pretesto per continuare a crescere – ha aggiunto Cauzzi – perché la cucina si cala perfettamente in un ambito culturale che offre stimoli sempre nuovi. Il dialogo, o la tensione, tra cuoco e critico restano sempre costruttivi per entrambi”.
Domenica 9 novembre, gran finale aperto al pubblico con lo street food nelle eleganti sale del Grand Hotel et Des Palmes di via Roma e non più all’Orto Botanico di Palermo a causa della pioggia: oltre 40 chef de La Sicilia di Ulisse porteranno in scena i sapori e le tradizioni della cucina siciliana, trasformando la città in una grande festa di gusto e convivialità.