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Cibo e dintorni

Olive Taggiasche e Carne Salada conquistano l’Igp

03 Ottobre 2025
Olive Taggiasche liguri e Carne Salada del Trentino ottengono il riconoscimento IGP Olive Taggiasche liguri e Carne Salada del Trentino ottengono il riconoscimento IGP

Due eccellenze italiane ora protette dall’Europa tra gusto e territorio

Olive Taggiasche liguri e Carne Salada del Trentino ottengono il riconoscimento IGP, entrando ufficialmente nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche Protette. Per l’Italia, già leader in Europa per numero di prodotti certificati, si tratta del 268° e 269° marchio di tutela, un’ulteriore conferma della forza del legame tra territorio e agroalimentare.

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha accolto la notizia come una vittoria per l’intero sistema, sottolineando che qualità, tradizione e radici locali sono la vera forza competitiva del Made in Italy e che il sistema delle indicazioni geografiche rappresenta la via maestra per garantire nuove opportunità di crescita sui mercati.

Le Olive Taggiasche, originarie del Ponente ligure e coltivate in particolare nella provincia di Imperia, sono celebri per la loro delicatezza, la bassa acidità e gli aromi che richiamano pinolo e carciofo. La certificazione riguarda sia le olive da tavola sia quelle destinate alla produzione di olio, un prodotto che già gode di ampia fama nei mercati italiani ed esteri e che ora sarà ulteriormente valorizzato da una tutela europea contro imitazioni e usi impropri.

La Carne Salada del Trentino, invece, rappresenta una tradizione secolare delle vallate alpine e dell’Alto Garda. Si tratta di un salume magro e speziato, preparato con bovini selezionati e lavorato con sale e aromi naturali. Una ricetta che affonda le radici nell’epoca romana e che oggi diventa simbolo riconosciuto dell’identità gastronomica trentina. Il marchio IGP offrirà maggiori garanzie ai consumatori e nuove opportunità di mercato ai produttori locali, tutelandoli da contraffazioni.

Con queste due nuove registrazioni, l’Italia rafforza la sua leadership in Europa, superando ancora una volta Spagna e Francia nel numero di prodotti agroalimentari certificati. Il sistema delle indicazioni geografiche vale oggi oltre 20 miliardi di euro alla produzione e porta all’estero circa 11,6 miliardi, confermandosi una leva fondamentale non solo per la promozione della qualità, ma anche per la competitività economica del settore. Le sfide ora riguardano l’attuazione dei disciplinari, l’efficacia dei controlli e la capacità di rendere riconoscibili i marchi presso i consumatori, in un contesto globale sempre più attento all’origine e alla sostenibilità dei prodotti.