A Imola è già tutto pronto per l’inaugurazione della vetrina del Made in Italy. Il 25 ottobre, infatti, apre Baccanale, la rassegna dedicata alla cultura del cibo che fino al 16 novembre evidenzierà come quella che poteva essere una semplice sagra di paese è divenuta una manifestazione che con la capacità di rinnovarsi, ogni anno – a siamo alla 40^ edizione – è un evento diverso da quelli del passato.
Come, d’altronde, dimostra il tema – davvero originale – dell’edizione di quest’anno, “Un mondo di spezie”, che è un viaggio attraverso la storia, la geografia e i sapori delle spezie, sostanze vegetali rare e preziose, che sono state nei secoli protagoniste di commerci, scoperte, riti, ricette e miti. Infatti, in occasione della presentazione della manifestazione – che è sempre più culturale, unitamente alla vocazione enogastronomica –, a Milano, presso una location culturale come la Triennale, da parte del Sindaco di Imola Marco Panieri, gli assessori Giacomo Gambi (Cultura e alla Legalità) e Pierangelo Raffini (Sviluppo Economico e al Centro Storico), insieme alla direttrice de La Cucina Italiana Maddalena Fossati Dondaro e, in collegamento da remoto, Massimo Montanari, Professore emerito di Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, è stato sottolineato che le spezie, protagoniste silenziose della storia dell’umanità, da sempre hanno attraversano confini e culture, impiegate non solo in cucina, ma anche nella medicina, nella cosmesi e nei riti religiosi.
Elementi aromatici e simbolici, capaci di segnare il destino di intere civiltà. E, così, nel suo quarantesimo anno, il Baccanale si conferma molto più di una rassegna gastronomica perché è un vero e proprio palcoscenico delle eccellenze del Made in Italy, un mosaico di sapori, saperi e talenti che – dal cuore di Imola – raccontano al mondo la ricchezza e la creatività del Bel Paese e, con l’attenzione per le spezie, propone un viaggio culturale che intreccia territorio e visione internazionale, custodendo le radici e, allo stesso tempo, guardando sempre al futuro.
Tant’è che il sindaco Panieri ha evidenziato che “Il Baccanale continua a crescere: l’anno scorso abbiamo registrato 50.000 coperti sul nostro territorio, segno tangibile della forza di questa manifestazione. Il tema delle spezie ci permette di raccontare eccellenze Made in Italy e non solo, costruendo un dialogo che unisce culture, storie e sapori e che porta Imola e il nostro territorio in Italia e nel mondo. Il Baccanale è una grande occasione di promozione e di comunità: grazie al coinvolgimento dei ristoratori, delle associazioni, delle istituzioni, delle scuole, degli sponsor e dei tanti cittadini che vi prendono parte, diventa ogni anno un racconto corale della nostra città. È un asset strategico per Imola, al pari dell’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari”, per il Made in Italy, per il nostro centro storico e dei grandi eventi che qui trovano casa”.
E, ha aggiunto l’assessore Gambi, “il Baccanale continua a rinnovarsi senza perdere la propria identità: un’occasione per scoprire quanto il cibo sia linguaggio universale, capace di unire tradizioni solo apparentemente lontane, integrare territori e orizzonti, così creando uno spazio e una cultura condivisa. In questo viaggio saremo accompagnati da tanti ospiti, storici, scrittori, divulgatori, giornalisti ed esperti, uniti nel celebrare le radici profonde del nostro patrimonio gastronomico. Insieme a ristoratori, associazioni, istituzioni, dipendenti comunali e sponsor invito tutte e tutti a creare il proprio nutriente – in senso culturale e gastronomico – percorso in questo ricco programma di eventi e 40 menù dedicati”.
Tra gli ospiti che arricchiranno il palinsesto dell’edizione 2025 del Baccanale ci sono Chiara Maci, che porterà la sua esperienza culinaria in un talk con i veri protagonisti del gusto; gli chef stellati come Massimiliano Mascia, del Ristorante San Domenico di Imola, Massimo Spigaroli, dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Nicolò Quarteroni, patron del noto ristorante Ferdy Wild di Lenna con il suo chef Alessio Manzoni; Roberto Valbuzzi per deliziare il pubblico con uno speciale showcooking dedicato alle spezie. Ad arricchire il panorama di ospiti e il palinsesto culturale saranno presenti autori e divulgatori per un intreccio tra parole e sapere: Stefania Auci, autrice della saga bestseller I Leoni di Sicilia; Gabriella Genisi, penna della celebre commissaria Lolita Lobosco; e Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico tra le voci più autorevoli dell’alimentazione.
La rassegna si aprirà sabato 25 ottobre al Teatro Stignani con l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle istituzioni cittadine, seguita dalla lectio magistralis del prof. Massimo Montanari, tra i più autorevoli storici dell’alimentazione. A cui seguirà un altro importante appuntamento: “La cucina italiana patrimonio UNESCO?”, con Maddalena Fossati Dondero e Massimo Montanari che presenteranno la candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale UNESCO. La direttrice de La cucina italiana ha lanciato alcuni anni fa l’idea di questa candidatura, coinvolgendo la Fondazione Casa Artusi e l’Accademia Italiana della Cucina, e costituendo un comitato scientifico presieduto proprio da Montanari. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il volume “Tutti a tavola. Perché la cucina italiana è un patrimonio dell’umanità”, scritto a quattro mani dallo stesso Montanari e da Pier Luigi Petrillo, appena pubblicato dall’editore Laterza. Mentre la scrittrice Gabriella Genisi incontrerà il pubblico all’evento “Leggi e assaggia” che prevede di abbinare l’assaggio di un piatto a tema.
Per avere un’idea del ricco programma del Baccanale numero 40, si può consultare il sito baccanaleimola.it.