Dal 3 al 5 ottobre San Cono, piccolo centro ai piedi dei monti Erei, tornerà ad animarsi con uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno siciliano: la Sagra del Ficodindia, giunta alla sua XXXIX edizione, affiancata per il terzo anno dal Festival Internazionale dedicato allo stesso frutto.
Il protagonista, naturalmente, è il ficodindia di San Cono DOP, riconosciuto come Denominazione di Origine Protetta nel 2003 e da sempre emblema di un territorio che ha saputo trasformare una coltivazione antica in risorsa identitaria ed economica. Per tre giorni il borgo diventerà un palcoscenico diffuso di sapori e incontri: dalle degustazioni ai percorsi culturali, dagli spettacoli per famiglie alla musica dal vivo.
Accanto ai piatti della tradizione – carne alla brace, pizza e dolci tipici – sarà possibile assaggiare proposte gourmet e perfino birre artigianali al ficodindia. Non mancheranno gli show cooking degli chef Angelo Treno, del ristorante “Al Fogher” di Piazza Armerina, e Salvatore Guarino, della “Jazz Trattoria di Mare” di Santa Croce Camerina.
Il programma non si limita al gusto: il talk “Ficodindia, un volano per il territorio”, moderato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore, proporrà una riflessione sulle potenzialità economiche e culturali del frutto. La Pro Loco di San Cono guiderà invece i visitatori lungo “I 4 semi del gusto”, itinerario che intreccia paesaggi, storia e memoria enogastronomica locale.
«La Sagra del Ficodindia è motore di sviluppo per San Cono: attira visitatori, sostiene produttori e imprese locali, rafforza l’identità di una comunità», ha dichiarato il sindaco Cono Calaciura. Allo stesso tempo, come sottolinea l’assessore Emilio Grassenio, la manifestazione è diventata “un laboratorio di innovazione” in cui convivono ricerca, valorizzazione e prospettive di crescita.
Non mancherà l’intrattenimento: la conduzione di Miriana Trevisan, la comicità di Giuseppe Castiglia e il concerto di Povia daranno ritmo alle serate, insieme a un cartellone pensato per grandi e piccoli.
San Cono si prepara così ad accogliere migliaia di visitatori, confermandosi capitale di un frutto che racchiude i colori, i contrasti e l’energia stessa della Sicilia.
