Un tramonto su Isola Bella, il fruscio del mare, musica soft e finger food firmati da chef stellati: è la formula di Fingers d’autore, il nuovo format del Beach Club di La Plage Resort che unisce l’alta cucina alla convivialità spensierata di una spiaggia.
Protagonista della serata, lo scorso 11 agosto, è stata una coppia d’eccezione: Rocco De Santis, 2 stelle Michelin al ristorante Elisabetta dell’Hotel Brunelleschi di Firenze, e Andrea Cavallaro, Executive Chef di La Plage Resort. Insieme hanno costruito un percorso gourmet in versione “morsetto”, abbinato ai vini della cantina Pietradolce e servito a pochi passi dal mare.
“L’idea di questo format – spiega il direttore Massimo Pisciotta – nasce dalla volontà di abbattere una barriera: quella che separa la cucina fine dining dal pubblico più ampio. Parliamo di una cucina impegnativa, di livello stellato, che richiede investimenti importanti sia per chi la propone e sia per chi la fruisce. Con Fingers d’autore vogliamo avvicinare i clienti portandoli in un contesto informale come quello della spiaggia. E lo facciamo con un’offerta accessibile, che mantiene intatta la qualità: è un ponte tra due mondi, l’alta gastronomia e la convivialità della spiaggia”.
Rocco De Santis ha portato in riva al mare due creazioni simbolo del suo percorso: gambero rosso con guacamole, soffice di ricotta e crumble di panzanella e insalata di polpo con yogurt acido, mayo alla menta e intensità di pizzaiola.
“I finger che abbiamo proposto nascono da piatti che in passato erano in carta al Sant’Elisabetta – racconta De Santis – e li abbiamo “chiusi” in un boccone. Il filo conduttore è lo spirito marinario: sono salernitano, e il mare è sempre stato parte del mio modo di cucinare. Anche a Firenze, l’80% dei piatti è a base di pesce. Volevamo dare, in un solo morso, la sensazione di essere al mare. Il finger racchiude l’identità di un ristorante senza togliere tempo al piacere della serata: il dining deve essere un’esperienza, non un’imposizione”. “Credo che questa formula – aggiunge lo chef – sia anche una nuova chiave per il futuro: oggi i clienti non sempre vogliono restare seduti tre ore a tavola. A volte un servizio troppo lungo diventa una costrizione, si perde la concentrazione e non si segue più il filo della narrazione dello chef o del cameriere”.
Accanto a lui, Andrea Cavallaro ha firmato due proposte radicate nel territorio siciliano: tonno con purea di pesche blu al barbecue, olio agli agrumi e cipolla rossa acidulata e mini arancino al nero di seppia con fonduta di Ragusano Dop, ricci di mare e salsa al prezzemolo. “Ho scelto due finger che potessero dialogare bene con quelli di Rocco – spiega Cavallaro – unendo prodotti locali e sapori siciliani. L’arancino nero, ad esempio, è una reinterpretazione del riso al nero di seppia, pensata in chiave diversa: qui in Sicilia si abbina spesso alla ricotta o ai formaggi, un connubio che può sembrare insolito ma che trovo molto armonioso. Le mie origini sono qui, a pochi chilometri da Isola Bella, ed era naturale per me portare sapori autentici con una leggera contaminazione creativa”.
L’atmosfera rilassata della serata ha dimostrato come il fine dining possa vivere anche fuori dalle sale dei ristoranti, trovando una nuova dimensione informale ma raffinata.