Il “Gusto della Contemporaneità” sarà il filo conduttore della ventesima edizione di Golosaria Milano, in programma dall’1 al 3 novembre a Fiera Milano Rho. Una ricorrenza speciale per la manifestazione ideata da Paolo Massobrio e Marco Gatti, che in vent’anni è diventata un punto d’incontro tra produttori, ristoratori e appassionati, capaci di raccontare e reinventare l’Italia del gusto.
Oltre 400 aziende di vini, salumi, e formaggi animeranno il padiglione 1: non mancheranno i dolci d’autore con una rassegna di 15 pasticcerie italiane, dalla Valtellina alla Sicilia, panettoni artigianali inclusi. Spazio anche a prodotti rari e pionieristici: dalle alici di Fuscaldo alle ostriche italiane, dal Kombucha di Crave friulano – antichissima bevanda fermentata riconosciuta come elisir di lunga vita e le specialità di Macino Fine Food, ottenute dagli scarti agricoli come vinacce, trebbie di birra e mele friulane – alla crema spalmabile Serenella con Aceto Balsamico tradizionale di Modena Dop dell’acetaia Sereni e nocciole dell’Alta Modena. E ancora i carciofini di Menchi, tesoro violetto delle colline marchigiane grandi come una moneta, i gelati al gorgonzola di Sottozero Pennestrì e altre curiose realtà nate da singolari intuizioni.
“L’unicità di Golosaria è la scoperta di chi ha saputo innovare, partendo una intuizione, per cui quest’anno, da scoprire, saranno soprattutto i piccoli produttori che, puntando sulla tradizione, sono diventati contemporanei”, spiega il fondatore e organizzatore Paolo Massobrio.
Nel cuore della fiera, l’Agorà sarà il palcoscenico principale con 17.000 metri quadrati dedicati a presentazioni, dibattiti e showcooking. Qui verranno svelati i protagonisti de Il Golosario Ristoranti 2026 e i Top Hundred Wines, i 100 migliori vini d’Italia selezionati da Massobrio e Gatti. L’area Wine accoglierà oltre cento cantine da tutta Italia, con una forte rappresentanza lombarda, piemontese e calabrese.
Novità di quest’anno, lo spazio di educazione alimentare per bambini, con laboratori a cura de Le Bontà di Rudy e le storie di Mamma Oca.
Dalla prima edizione del 2006 — che vide sul palco chef come Bottura, Cracco e Scabin — Golosaria ha accompagnato la crescita della cucina italiana, anticipando tendenze e raccontando il cambiamento del gusto: dalla pizza contemporanea alla birra artigianale, dalle botteghe di prossimità alla cucina sostenibile. Oggi, a vent’anni di distanza, Golosaria torna con la stessa curiosità di sempre, pronta a celebrare la cultura del cibo come linguaggio del presente. Perché, come sottolinea Massobrio, “la contemporaneità non è una moda: è il modo in cui il gusto racconta il tempo in cui viviamo”.