Chicago. Dopo dieci edizioni a Verona, wine2wine Vinitaly Business Forum approda negli Stati Uniti all’interno di Vinitaly.USA (5-6 ottobre), diventando un osservatorio privilegiato sul rapporto tra Made in Italy e mercati nordamericani.
Non un semplice trasloco geografico, ma un segnale strategico: l’Italia del vino cerca nuove strade per dialogare con i consumatori di Stati Uniti, Canada e Messico, piazze sempre più cruciali per l’export. Due giorni di incontri, degustazioni e analisi, con oltre venti voci internazionali del settore: Master of Wine, Master Sommelier, giornalisti e protagonisti del business vinicolo.
Il programma si muove lungo tre direttrici principali: economia e commercio, comunicazione e mercato nordamericano. Temi concreti, come il posizionamento dei brand italiani, l’impatto dei dazi o i meccanismi di importazione, si intrecciano a riflessioni più ampie su come raccontare il vino in un contesto competitivo e in continua trasformazione.
Tra i protagonisti più attesi:
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Karen MacNeil, autrice di The Wine Bible, con un intervento sulla promozione del vino in un mercato sempre più competitivo (6 ottobre).
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Ben Aneff, presidente della U.S. Wine Trade Alliance, insieme a Marzia Varvaglione (presidente Ceev), sul tema dei dazi e delle politiche a sostegno dei produttori italiani (6 ottobre).
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Michaela Morris, Italian Wine Expert e diplomata WSET, che con Jenna Briscoe analizzerà le prospettive del mercato canadese (5 ottobre).
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Larissa Lawrence (Vinos Enteros) e la produttrice Diva Maddalena Moretti Polegato, che accenderanno i riflettori sul crescente ruolo del Messico (5 ottobre).
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Doug Frost MW e MS, insieme a Jessica Dupuy e al MS Jim Bube, sul valore delle certificazioni nel mondo del vino (6 ottobre).
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Felicity Carter, editorialista e podcaster, che affronterà il rapporto tra intelligenza artificiale e comunicazione enologica (6 ottobre).
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John Gillespie, tra i massimi esperti di ricerche di mercato negli USA, con un focus sulle nuove generazioni di consumatori americani (6 ottobre).
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Alison Napjus, senior editor di Wine Spectator, che il 5 ottobre svelerà in anteprima i protagonisti di Vinitaly OperaWine 2026.
Accanto ai contenuti formativi, Vinitaly.USA mette in luce una “dimensione fieristica” con oltre 250 espositori e un giro d’affari aggregato di 7,2 miliardi di euro. Il palcoscenico unisce grandi marchi, consorzi nazionali, importatori e buyer statunitensi, trasformandosi in un crocevia relazionale.