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Il caso

A Bordeaux un produttore rinuncia al raccolto a causa del fumo tossico del vicino

30 Ottobre 2013
Leoville-Las-Cases Leoville-Las-Cases

Rinuncia ad una parte del proprio raccolto perché le uve sono inquinate dal fumo tossico del vicino.

E' successo a Bordeaux. La decisione l'ha presa il proprietario di Léoville Las Cases, tenuta che si trova a Saint Julien. Jean Hubert Delon, dopo avere riscontrato che i grappoli raccolti in una parte del suo vigneto, confinante con la cantina Chateau Léoville Poyferré, erano stati contaminati dal fumo creato da un focolare controllato accesa in questa stessa proprietà, è stato costretto a non destinarli alla vinificazione. Un danno non indifferente che sarà adesso valutato dalle assicurazioni di entrambe le aziende. Nel mucchio di materiale incendiato oltre ai rifiuti organici della tenuta sono stati trovati anche rifiuti non smaltibili per legge in quel modo, contenenti poliuretano e plastica. 

Il fumo avrebbe annerito le foglie e bloccato anche il processo di maturazione delle uve. Sono sei gli ettari che sono stati investiti da queste polveri tossiche e inquinanti. In tutto la tenuta di Chateau Leoville vanta 100 ettari di vigneto ed è classificata Second Growth a Bordeaux. Le uve probabilmente verranno destinate alla distillazione. 

C.d.G.