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Il caso

Cluster Bio-Mediterraneo, quanti problemi. “Sembrava una festicciola in famiglia”

03 Maggio 2015
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(Peppe Giuffrè e Natale Giunta)

La speranza che possa essere uno dei padiglioni più visitati di Expo c’è sempre fra i partecipanti del Cluster Bio-Mediterraneo. Però è necessario che gli organizzatori dell’esposizione cerchino di fare uscire questo padiglione dall’anonimato in cui è stato relegato nei primi tre giorni di kermesse, dopo averlo consegnato non proprio del tutto completo.

E già Dario Cartabellotta nell’intervista rilasciataci il giorno dell’inaugurazione di Expo e del Cluster di cui la Regione Siciliana è responsabile unico, aveva evidenziato che la struttura era stata bonificata solo poche ore prima dell’apertura dei cancelli al pubblico. E, ovviamente, senza nessuna indicazione per farlo individuare dai visitatori, visto che anche gli schermi elettronici che dovrebbero aiutare i visitatori in difficoltà, ancora non indicano il Cluster Bio-Mediterraneo.


(Benedetto Renda, ad di Pellegrino ed il sindaco di Pantelleria Salvatore Gabriele)

Pur trovandosi all’ombra dell’Albero della Vita che secondo gli organizzatori dovrebbe essere il simbolo di questo Expo. Tant’è vero che avevamo avuto non poche difficoltà prima di arrivarci. E, invece, per i temi che propone il Bio-Mediterraneo doveva avere ben altra ubicazione. E comunque doveva affacciarsi sul Decumano, la strada principale del sito Expo dove ci sono molto strutture prettamente commerciali, ammette il sindaco di Pantelleria Salvatore Gabriele, amareggiato dalla scarsa presenza di visitatori al primo incontro organizzato, con il sostegno dell’azienda vinicola Pellegrino, per parlare di Pantelleria e delle sue eccezionali risorse. “Se stavamo sul Decumano, stasera qui dovevano esserci migliaia di persone – dice Gabriele un po’ amareggiato -. Invece ho la sensazione di celebrare una festicciola di famiglia”. Sia pure con una grande cassata preparata da Peppe Giuffrè e Natale Giunta.

Gabriele e prima di lui un giornalista che conosce molto bene la realtà agro-vitivinicola dell’isola, Andrea Gabbrielli, hanno evidenziato che è vero che nelle isole minori siciliane si pratica una agricoltura eroica per le difficoltà che incontrano i contadini, però le produzioni hanno una straordinaria capacità di attrarre interesse che fa dimenticare la fatica. Aggiunge il sindaco Gabriele: “Se riusciamo a parlare glocal invece che global, possiamo solo fare del bene alla Sicilia e a tutto il Mediterraneo. Sono convinto che ci riusciremo, specialmente se il mondo agricolo saprà aprirsi ancora di più all’innovazione, all’introduzione della meccanizzazione per rendere più facile il lavoro agricolo”.


(La cassata preparata per il Cluster)

Se poi un evento mondiale organizzato all’insegna “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” relega in “periferia” un Cluster che rappresenta veramente l’esempio della biodiversità, non sarà facile spiegare alla gente cosa voglia dire questo Expo. Visto che ben visibili sono strutture commerciali o che non hanno nulla a che vedere con le iniziative tese a ridurre gli sprechi. E mercoledì 6 maggio, sempre in tema di piccole isole dove si pratica un’agricoltura estrema, l’azienda Donnafugata celebrerà la viticoltura eroica di Pantelleria con uno Speakeasy – aperitivo culturale mediterraneo centrato sui temi della “creatività agricola, biodiversità e paesaggio”. L’incontro si svolgerà presso il palco centrale del Cluster. Con il problema che il Bio-Mediterraneo, come tutte le strutture che non si affacciano sul Decumano, sono poco frequentate. Abbiamo avuto la sensazione che sono pochi i visitatori che si “avventurano” nei viali che incrociano il Decumano. Chissà se sarà così anche nel futuro.

“Intanto noi non siamo visibili – ammette Cartabellotta – i visitatori ci cercano senza trovarci, la mancanza di segnali e del nome all’esterno non permette di capire cosa ci sia dentro questo grosso spazio”. 

Michele Pizzillo