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Il caso

Ducasse “cacciato” dal ristorante della Tour Eiffel: “Vizio di procedura. Si va in Tribunale”

13 Luglio 2018
parigi parigi


(ph Giovanni Franco)

di Maria Giulia Franco

Chef in lotta alla Tour Eiffel: alcuni fra i più prestigiosi cuochi di Francia si battono per l'attribuzione della concessione della ristorazione, soprattutto quella del locale più prestigioso, il Jules Verne. 

Lo rendono noto i media francesi. Tutto parte dalla fine del “regno” di Alain Ducasse, che dopo 10 anni alla guida del ristorante sta per essere sostituito dalla coppia Thierry Marx-Fredric Anton, che per la società Sodexo – vincitrice dell'appalto per i prossimi 10 anni a partire dal 1 ottobre – sono i nuovi chef. Ducasse denuncia un vizio di procedura e un conflitto d'interessi ed annuncia di voler arrivare fino in tribunale. La palla è ora nel campo del Comune di Parigi. Il ristorante  al secondo piano della Tour Eiffel è un'istituzione. Con una scenografia splendida, piatti favolosi, vini da capogiro e un conto salatissimo, è il luogo ideale per festeggiare grandi occasioni. Le Jules Verne, è un posto magico, sospeso a 125 metri d'altezza, incastonato al secondo piano della Tour Eiffel. Raggiungerlo è come fare un volo pindarico tra le braccia del luogo simbolo della capitale francese, un'esperienza esaltante. Il ristorante, ha una stella Michelin. Ducasse, più che uno chef, un vero imprenditore dell'alta cucina internazionale: nella sua carriera ha collezionato qualcosa come 21 stelle Michelin!

“Un ristorante nel cuore della Tour Eiffel è sempre stato il mio sogno. Ancora oggi provo la stessa emozione quando comincio a salire… Voglio condividere questa gioia… un luogo da sogno…”. Con queste parole Ducasse accoglie gli ospiti nel suo prestigioso ristorante e lo spettacolo può avere inizio. Mentre fuori è tutto un sontuoso gioco di luci, dentro va in scena l'incontro con grandi piatti realizzati solo con prodotti di primissima qualità, gusti ricercati, sapori distinti. La carta dei vini lascia solo l'imbarazzo della scelta, il servizio è impeccabile e l'arredo, sui toni del cioccolato e del beige, è molto chic, firmato da Patrick Jouin. I piatti sono preparati con eleganza dallo chef Pascal Féraud, allievo fuoriclasse di Ducasse. Agnello di carciofi, rombo allo zabaione di champagne, soufflé al pompelmo, sono solo alcuni esempi delle proposte culinarie che potrete assaggiare a Le Jules Verne. È aperto a pranzo e a cena, ma per trovare un tavolo libero bisogna prenotare, on line, con largo anticipo e lasciare la carta di credito a garanzia… ça va sans dire, il prezzo è “pesante”. In menu si possono trovare due varianti, una da cinque portate a 190 euro, un'altra a sei portate, a 230 euro, vini esclusi.