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Il caso

La protesta dei café di Parigi: basta con lo smartworking dai tavolini dei nostri locali

15 Giugno 2023
Cafe de Flore 172 boulevard Saint Germain Paris Cafe de Flore 172 boulevard Saint Germain Paris

La (piccola) rivoluzione dei baristi francesi: niente più smartworking dai tavolini dei loro locali. Un divieto di uso del pc che è partito da Parigi e ben presto, come racconta oggi Mariarosa Mancuso dalle pagine de Il Foglio, si è esteso anche ad altre città come Rennes o Bordeaux. Complici case sempre più piccole e costi di connessione e soprattutto di elettricità sempre più onerosi, in tanti Oltralpe scelgono di “sistemare” il proprio ufficio in un accogliente caffè nel quale trascorrere ore davanti al pc. “Per molti francesi lo smartworking si è trasferito fuori casa – si legge nell’articolo -. Ma i computer rovinano l’atmosfera, spiega il gestore del Partisan Café Artisanal nel Marais. Quando ne ho visti un paio non mi sono preoccupato. Pochi giorni dopo ce n’era uno su ogni tavolo e i tavoli sono venti. Non era questo che volevo quando ho avviato la mia torrefazione e il mio locale”.
Per rimediare a questa abitudine consolidata dello smartworking al bar, qualcuno ha pensato di collocare cartelli con divieti di utilizzo del computer negli orari e nei giorni di maggior affluenza come fine settimana, pausa pranzo o cena. Qualcuno è stato più perentorio vietandone l’utilizzo tout court.
Insomma, va bene la connessione gratuita per i clienti ma gli affari sono affari e “i tavoli a mezzogiorno devono ruotare per essere redditizi”, quindi un cliente che ordina un caffè e staziona per ore in Francia non è più il benvenuto.
Starbucks, ad esempio, la catena di caffè americana, è già corsa ai ripari, istituendo una tariffa oraria: “un solo caffè non basta per fermarsi un pomeriggio – spiega Mariarosa Mancuso nel suo articolo -. Come negli anticafé totalmente parigini inventati nel 2023 da Leonid Goncharov: 6 euro l’ora e 26 euro per la giornata intera, bevande e stuzzichini compresi, si può socializzare oppure stare appiccicati al proprio schermo, il capolavoro urge. Esistono anche a Milano, con formule diverse, per chi non vuole passare la giornata a lavorare a casa. Funzione primaria dei caffè – ovverosia chiacchierare, sbronzarsi, fumare, sperimentare l’assenzio, guardare chi sta negli altri tavoli per poi scambiarsi i numeri a uso corteggiamento – non pervenuta”.