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Il caso

Rimandata per la quarta volta la sentenza finale sulla condanna del più grande falsario di fine wine

25 Luglio 2014
kurniawan kurniawan


Rudy Kurniawan

Per la quarta volta la sentenza viene rimandata.

Posticipato ancora il verdetto che dovrebbe far calare il sipario sul caso Kurniawan, considerato uno dei più grandi falsari di fine wine. I giudici avrebbero dovuto pronunciarsi ieri, ma ancora le controparti hanno chiesto più tempo per raccogliere più prove, stimare con più precisione le cifre e individuare più testimoni e vittime coinvolte nella frode. Che è stata quotata oltre 20 milioni di dollari, con la stessa cifra il Kurniawan creerà un fondo per risarcire le vittime, come gli avvocati delle due parti hanno stabilito sotto approvazione del giudice.  Intanto, il falsario continua i suoi giorni in prigione. Dietro le sbarre sta dal 2012, venne arrestato dall'Fbi l'8 maggio. Il giudice Berman, dell'U.S. District, ha stabilito il 4 agosto come data per la presentazione dei report e delle liste complete dei danni e delle vittime, e quel giorno stabilirà la data per la sentenza finale. 

L'accusa chiede, inoltre, 14 anni di reclusione e una multa di 175 mila dollari. Mentre la difesa auspica in una riduzione della pena, alla luce del periodo, 28 mesi, che il proprio assistito ha già scontato in cella e il pagamento di una multa di 12,500 dollari. 

Nel frattempo, Kurnawian e i suoi legali si sono accordati, con un altro personaggio chiave del caso, il billionario e collezionista di vino William Koch e che ha testimonato contro Kurnawian, anche lui vittima della frode. L'accordo si attesta su un risarcimento di 3 milioni di euro.