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Il personaggio

Scarfone, il vigneron del Faro

08 Novembre 2012
Giovanni_Scarfone Giovanni_Scarfone


Giovanni Scarfone

di Massimiliano Montes

Faro Bonavita, nell'omonima contrada messinese, è l'azienda emergente che desta più interesse nel panorama vinicolo siciliano.

Storica proprietà della famiglia Scarfone, è gestita con appassionata intemperanza da Giovanni, giovane agronomo votato alla filosofia del naturale. Un vino “consapevole”, lo chiama, senza additivi enologici.
Chiacchierare con lui significa trascorrere piacevolmente del tempo, apprezzando la sua capacità di analisi della società tutta, prima ancora che del mondo del vino e dell'agricoltura. Passeggiando tra le vigne ti racconta la storia dei contadini della sua provincia, di come erano sfruttati. Ti disegna un quadro dove il grande proprietario terriero preferisce ridurre al minimo i costi della manodopera, anche a discapito della qualità, e l'imprenditore del settore vinicolo compra uve a basso costo (e ad alte rese) producendo bottiglie anche di fama, senza neanche un ettaro di terra.


 

I vigneti di Giovanni sono tra i migliori che ho visitato. Filari curatissimi, diserbo manuale con piccola vegetazione rasa tra le piante, viti in ottimo stato di salute nonostante l'assenza di prodotti chimici di sintesi.
Il paesaggio è mozzafiato: la collina di Bonavita si trova proprio sullo stretto di Messina, ti consente di vedere la vicina Calabria e il mare del canale a destra, il Tirreno con le isole Eolie a sinistra. Viene da pensare che piante che crescono in cotanta bellezza non possono che produrre vino buono.

E il Faro Bonavita è buono si, proprio tanto. Il 2006 è il primo anno di produzione, e sono felice di essere tra i fortunati che hanno bevuto tutte le annate di questo vino. Prodotto in prevalenza con Nerello Mascalese, è la dimostrazione delle grandi potenzialità di questo vitigno, che se coltivato nel giusto ambiente è capace di dare grandi vini. Dritto, nervoso, potente. Questi sono i primi aggettivi che ti vengono in mente per questo Faro. Il millesimo 2010 è quello che, forse, esprime maggiore complessità. Ancora giovane, è scalpitante, indomito, potente. Al naso si presenta serio e composto, senza quegli eccessi aromatici tipici di tanti vini dell'Italia meridionale. Il palato è intensamente tannico, ma di un tannino levigato, mai eccessivamente astringente, ruvido o fastidioso. In bocca sembra espandersi, ti regala intense note di mora, prugna, ribes. La retrolfazione ti suggerisce una florealità di violette, lilium e ibisco, subito seguita da lampone e amarena. La persistenza è lunga, e si stempera in un ricordo nostalgico: ti impone di bere un altro sorso. Ricorda un Barolo. E questo fa pensare alla grande versatilità del Nerello Mascalese, che riesce a produrre vini sottili ed eleganti come un Pinot Noir, specialmente sui versanti settentrionali dell'Etna, ma anche rossi potenti e complessi come un barolo.

La sera, a cena con Giovanni Scarfone, abbiamo sorseggiato un 2006 proveniente dalla sua riserva personale. La soddisfazione è stata grande, questo vino rivela notevoli potenzialità di invecchiamento. Sei anni di affinamento gli hanno conferito eleganza e raffinatezza. È cresciuto bene, acquisendo un profilo aromatico assolutamente degno di nota. La bottiglia va via in un lampo. La Sicilia si rivela una terra dalle potenzialità enormi. Ci sono vini prodotti da piccoli artigiani che raggiungono vette fino a qualche anno fa inimmaginabili, all'altezza delle migliori produzioni italiane.
 
Azienda agricola Bonavita
vignaioli in Faro Superiore
C/da Corso – Faro Superiore
98158 Messina
tel. +39 090.2932106 / +39 090.389271
cell. 347.1754683
e-mail bonavitafaro@gmail.com 
http://www.bonavitafaro.it

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