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Scenari

Brunello di Montalcino “a garanzia”: Bpm presta un milione a Castiglion del Bosco

21 Luglio 2020
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di Giorgio Vaiana

Un’operazione che apre scenari interessanti per il mondo del vino italiano.

L’azienda Castiglion del Bosco, una delle maggiori produttrici di Brunello di Montalcino, di proprietà di Massimo Ferragamo, ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro dal Banco Popolare di Milano. Un prestito che ha per garanzia una partita di vino sfuso “atto a divenire Brunello di Montalcino” che Valoritalia, ha certificato con un valore di due milioni di euro. “Si tratta di una novità assoluta per il mondo del vino italiano – dice Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia – Un’iniziativa che può fare da apripista a operazioni analoghe. Sono scenari interessanti che vengono fuori da una situazione di emergenza che però possono diventare delle procedure normali. Insomma ora tutte le aziende potranno mettere a disposizione il proprio magazzino per ottenere una linea di credito privilegiata”. Come detto, si tratta della prima operazione di questa tipologia sul territorio, che si avvale della collaborazione di PWC e Valoritalia per i servizi di consulenza e certificazione. Il finanziamento ha durata di 4 anni (con 12 mesi di pre-ammortamento), tasso fisso e rimborso di interessi e capitale su base semestrale. Ogni sei mesi, Valoritalia effettuerà le procedure di verifica fisica sul magazzino, il controllo di corrispondenza dei quantitativi riportati nei registri Sian e il sopralluogo, con prelievo dei campioni, al fine di verificare i requisiti previsti dal Disciplinare. Nel corso della durata del finanziamento, il vino sfuso di Castiglion del Bosco posto a garanzia del finanziamento potrà essere sostituito dalle vendemmie successive, per consentire l’imbottigliamento e l’invecchiamento delle annate prossime alla messa in commercio.

“Siamo orgogliosi di aver costruito questa operazione innovativa, che ci auguriamo possa diventare un riferimento importante per la nostra Denominazione in una fase congiunturale difficile – dice Simone Pallesi, Amministratore Unico della Castiglion del Bosco Agricola – Il finanziamento su privilegio valorizza lo sfuso e sostiene il produttore nel percorso di affinamento del vino in cantina, creando valore per l’intera Denominazione. Abbiamo lavorato con un gruppo di persone che esprimono quella straordinaria capacità silenziosa di portare a termine i progetti, nonostante le avversità, spinti dalla passione per il lavoro e dalla soddisfazione di un traguardo raggiunto insieme”.
“Questa operazione, condotta grazie a un’importante sinergia banca-impresa e con il supporto di partner qualificati, rappresenta da un lato un segno tangibile della vicinanza di Banco Bpm alle eccellenze del territorio in una complessa congiuntura economica – commenta Adelmo Lelli Responsabile Direzione Territoriale Tirrenica di Banco Bpm – dall’altro è la conferma della nostra attenzione al comparto agroalimentare attraverso strumenti di finanza innovativi e taylor made adeguati a valorizzarne al meglio l’asset più rilevante che spesso è proprio il magazzino. Non in ultimo – conclude Lelli – ha un valore simbolico per il contributo che tale strumento potrà dare, anche in futuro, allo sviluppo di un’eccellenza italiana come il Brunello”.

“Quella del finanziamento sul vino in giacenza in cantina rappresenta una chiave fondamentale per il futuro delle nostre imprese. E ci fa particolarmente piacere che una nostra azienda sia riuscita per prima in Italia a rendere operativa questa nuova opportunità in un momento particolarmente difficile per le imprese – dice il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – Come Consorzio siamo molto interessati e stiamo lavorando sull’architettura di questa opportunità, realizzata anche grazie alla collaborazione con l’ente certificatore Valoritalia, che può rappresentare un caso di scuola per i territori del vino italiano. Un modello di finanza innovativa a supporto delle aziende che necessitano di tempo e sostegno finanziario per affinare e valorizzare le proprie produzioni”.

 

Castiglion del Bosco è una delle tenute più grandi e storiche del territorio e la cantina è tra i soci fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino, nel 1967. Proprietà di Massimo Ferragamo dal 2003, si estende su 2.000 ettari nel cuore della Val D’Orcia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con 62 ettari di vigneti. Il cuore della produzione, 250.000 bottiglie l’anno, è rappresentato da 4 etichette di Brunello di Montalcino Docg, tra cui l’esclusiva edizione limitata Zodiaco, la riserva Millecento, il cru Campo del Drago; viene prodotto anche il Rosso di Montalcino e dal 2015 il Rosso di Montalcino cru Gauggiole. L’elegante cantina accoglie al suo interno Millecento Wine Club, tra i più elitari nel mondo del vino e accessibile solo su invito. La tenuta comprende inoltre: The Club, l’unico golf Club privato in Italia con 18 buche disegnate dal leggendario campione del British Open Tom Weiskopf su 210 ettari di morbidissime colline, e Rosewood Castiglion del Bosco, un resort 5 stelle L, situato nell’antico Borgo medievale, con 23 Suite, 11 Ville con piscina privata, Spa, 2 ristoranti, orto biologico e scuola di cucina.