Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

I maestri gelatieri italiani scrivono al ministro: “Ci permetta di riaprire i nostri locali”

07 Aprile 2020
gelato gelato

Il settore enogastronomico è in ginocchio e non sembra che la situazione possa sbloccarsi a stretto giro di posta. Ecco perché già si pensa alla prossima stagione, bisogna anticipare i tempi, calcolare il modo di recuperare le perdite dovute all’immobilismo di queste settimane.

Adesso anche l’associazione italiana gelatieri sta cercando di adottare sin da subito modalità che permettano di non precludere la prossima stagione estiva. Il primo passo dell’Aig è stato quello di scrivere al ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli proponendo, “fermo restando l’incondizionato e totale rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti”, la riapertura delle gelaterie artigianali. Un modo per dare fiato ad un settore che muove milioni di euro, un prodotto di eccellenza del made in Italy. Il gelato non può essere considerato uno sfizio, ma è a tutti gli effetti un cibo e come tale deve entrare nelle dinamiche del settore economico. “Il gelato artigianale rappresenta un traino imprescindibile per il settore turistico del nostro Paese e per la filiera di prodotti del territorio – dichiarano in una nota congiunta Vincenzo Pennestri presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri e Claudio Pica segretario generale dell’Aig – La sua produzione è affidata a circa 39 mila aziende con un indotto che interessa comparti industriali di produzione di macchine, attrezzature, confezionamento, servizi, trasporti e materie prime. Una filiera che impatta sul settore con numeri importanti: circa 240 mila tonnellate di latte, 70 mila tonnellate di zucchero, 23 mila tonnellate di frutta fresca e 32 mila tonnellate di altri prodotti. Il divieto di apertura al pubblico delle gelaterie artigianali sta provocando una crisi economica gravissima che in i molti casi si potrà trasformare in una definitiva chiusura delle attività, provocando un impatto negativo e disastroso sia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda l’eccellenza e l’artigianalità made in Italy”.

Ad oggi le gelaterie artigianali non effettuano servizio di somministrazione/ristorazione, così come inteso dalla normativa vigente, pertanto dovrebbero essere equiparate alle aziende di panificazione e ai caseifici, che trasformano materie prime della stessa filiera in prodotti alimentari. L’Aig chiede la riapertura delle gelaterie, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza sanitaria, per assecondare le esigenze della cittadinanza, soprattutto di quella impossibilitata a richiedere la consegna a domicilio. La riapertura prevede l’accesso al locale contingentato, il distanziamento tra le persone e il divieto di consumo in loco del prodotto. “Auspichiamo che il Governo raccolga le nostre istanze, il settore del gelato artigianale italiano può contribuire al rilancio del comparto food in Italia”, conclude l’Aig.

Roberto Chifari