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Scenari

Primitivo di Manduria: falsi in Svizzera, Sudafrica e Italia. Le “battaglie” del Consorzio

10 Dicembre 2020

Prosegue senza sosta la battaglia del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria per la tutela del consumatore contro inganni e frodi.

Nel 2020 sono stati bloccati 3 marchi ingannevoli in Italia, uno in Svizzera e uno in Sudafrica. Quest’anno, inoltre, è stata sospesa la commercializzazione in Europa di 5 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). E’ davvero un giro del mondo, e soprattutto nel mondo delle imitazioni e delle evocazioni, quello che il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha compiuto dal 2016 nell’ambito delle attività di controllo della denominazione della Dop pugliese. Il risultato è reso esplicito da una cinquantina di azioni di contrasto, di cui risultano 35 le battaglie vinte (le altre sono ancora in corso). “Gli interventi che abbiamo messo in atto – spiega il presidente del Consorzio, Mauro di Maggio – rientrano nell’attività di tutela e vigilanza, ruoli che ci spettano con il riconoscimento Erga Omnes. I marchi contraffatti costituiscono un grave pregiudizio all’incremento delle nostre esportazioni e, conseguentemente, un danno palese anche per i nostri produttori”.

Il consorzio Primitivo di Manduria comprende 57 aziende socie e oltre 1.500 viticoltori. L’areale di produzione si estende su 18 comuni (15 nella provincia di Taranto, 3 in quella di Brindisi) e nello scorso anno sono stati prodotti 7 milioni di litri pari a 22,7 milioni di bottiglie per un fatturato di oltre 147,5 milioni di euro.

C.d.G.