Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il caso

Bordeaux, aumenta richiesta per l’annata 2012 si teme il non venduto per la 2011

15 Aprile 2013
bordeaux bordeaux

Che ne sarà dei vini Bordeaux annata 2011?

Relativamente all’ultima, la 2012, la richiesta da parte di distributori e compratori di vino è aumentata. Probabilmente ad influire è stato il gran parlare che se ne è fatto in queste ultime settimane, a cavallo della presentazione dell’anteprima, su qualità, espressione delle uve, potenzialità e prospettive nel tempo, e soprattutto da quando i critici del vino, le firme autorevoli delle più importanti riviste di settore e i Master of Wine, da Steven Spurrier a Jeannie Cho Lee, da Stephen Brook a Ian d’Agata, per citarne qualcuno, hanno rilasciato i loro giudizi. Nonostante le condizioni climatiche siano state poco favorevoli per potere parlare di un’annata eccezionale, è stata comunque decretata da tutti come buona, anche se questa attitudine è stata espressa in modo eterogeneo a secondo il terroir di provenienza ma in generale da molti definita “migliore rispetto alle aspettative”.

E, a quanto pare, sarà anche a “buon mercato”. Insomma, un’annata ambita. Ma c’è un problema, come scritto su Decanter: lo stock della 2011 e parte della 2010. Queste ultime due non si sarebbero smaltite come si pensava e si sperava nell’ultimo periodo. Ma non è la prima volta che accade una cosa del genere, casi simili sono capitati nella storia del mercato dei vini di Bordeaux. Per esempio l’annata 2008 fece una volta ai tempi perché più economica della 2007 e di qualità, e si temeva che questa non trovasse il suo mercato, quando invece proprio tale dinamica ne favorì il piazzamento. Per la 2011 non si dovrebbe, quindi, avere paura di un potenziale non venduto. La corsa all’acquisto delle annate più vecchie, che fanno gola ai protagnositi della compra-vendita e a chi opera secondo la logica del borsino, per prassi lasciano un vuoto riempito da quelle più recenti che alla fine si conquistano un loro spazio a quotazioni più accessibili, e proprio in questa fascia potrebbe ricadere la 2011.