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Il personaggio

Giuseppe Raciti, finalmente brilla la stella a Zash: “Sogno che si avvera”

06 Novembre 2019
Raciti Raciti


(Giuseppe Raciti)

di Clara Minissale

Il vento che si insinua tra le foglie degli alberi di agrumi e rimanda ad un suono preciso, Zash, ha portato ai piedi dell’Etna una nuova stella Michelin. 

Attesa, certamente desiderata, frutto di lungo lavoro, talento e abnegazione, è arrivata oggi, scandita a piene lettere nel teatro Municipale di Piacenza, durante la presentazione della Rossa edizione 2020 e consegnata allo chef Giuseppe Raciti. Il coronamento, per lui, di anni di lavoro al country boutique hotel della famiglia Maugeri a Riposto, in provincia di Catania, dove è alla guida della cucina dal 2014. Ma anche l’apertura di un nuovo capitolo, quello da ristorante stellato, il terzo tra Catania e provincia. “Sarò banale – ha detto lo chef subito dopo il riconoscimento – ma è davvero il coronamento di un lungo lavoro fatto con grande devozione da tutta la mia squadra in cucina ma anche dalla sala che, in questi anni, è cresciuta tantissimo. L’impegno di tutti ci ha portati qui oggi e ne siamo davvero fieri”. 

La sua è una cucina di forma e sostanza che, negli anni, si è liberata da alcuni orpelli e oggi punta dritta alla sostanza, con la scelta, netta, di semplificare, nuova parola d’ordine dello chef che ha scelto di mettere nel piatto non più di tre elementi per volta sui quali concentrare qualità e tecnica e far concentrare il palato.  Trentaquattro anni, una lunga gavetta alle spalle, chef stellati come maestri e una lunga esperienza in Svizzera con Mirto Marchesi a lo Chalet d'Adrien, poi con Ezio Santin all’Antica Osteria del Ponte, quindi con Massimo Mantarro del Principe di Cerami a Taormina. Dei loro insegnamenti Raciti ha fatto tesoro, adattandoli, successivamente, alla sua idea di cucina, fatta di territorio ma che non può prescindere da elementi acquisiti durante gli anni della formazione, come ad esempio la cottura delle carni, non a caso che uno dei suoi piatti simbolo è pluma di maialino iberico cotta a bassa temperatura che oggi serve con cipollotto alla brace e ketchup di lamponi. 

Negli anni scorsi è stato l’unico concorrente in gara a rappresentare la Sicilia al Bocuse d’Or, ha nel cassetto un titolo come miglior chef under 30 del Sud Italia, il concorso organizzato da Cronache di Gusto in cui Raciti stupì i presidenti di giuria, Ciccio Sultano e Mauro Uliassi. Sempre Zash ha vinto il premio del nostro giornale “Best in Sicily” come miglior ristorante.