Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il progetto

Successo per i prodotti nisseni a Mosca

07 Marzo 2012
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Più di un migliaio i moscoviti hanno potuto assaggiare l’eccellenza enogastronomica nissena in mostra al Gum di Mosca, il prestigioso centro commerciale che si affaccia sulla Piazza Rossa, a pochi metri dal Cremlino, e che conta ogni mese qualcosa come un milione di visitatori.

I prodotti sotto i riflettori sono stati quelli di nove produttori che hanno aderito al progetto “Buona Sicilia” (finanziato dall’Unione Europea e promosso dall’assessorato regionale delle Attività produttive e dalla Camera di Commercio di Caltanissetta).  
 
A loro disposizione hanno avuto un banco d’assaggio all’interno del Gastronom N° 1, riservato alle specialità gastronomiche in arrivo da tutto il mondo.

Vetrina ha permesso anche l’incontro fra gli imprenditori nisseni presenti a Mosca e 17 buyers russi interessati a piazzare sul mercato i loro prodotti.
 
L’esposizione al Gum è stato soltanto uno dei momenti del progetto.
 
La fase finale di “Buona Sicilia” sì è concretizzato in un faccia a faccia con le istituzioni che potranno facilitare, d’ora in avanti, i rapporti commerciali fra Caltanissetta e la Russia. Un incontro proficuo, la cui parola d’ordine è stata “fare sistema”. “Uniti si vince più facilmente – ha detto Marisa Florio, direttore della Camera di Commercio Italo Russa – e si ottengono risultati migliori riuscendo ad abbattere i costi per le imprese”.
 
Sulla stessa linea Carmelo Ficarra, primo segretario dell’Ambasciata italiana a Mosca: “In Russia c’è una buona sensibilità per l’Italia e per le produzioni italiane. Gli imprenditori nisseni che hanno partecipato a questo progetto hanno già compiuto un primo importante passo: conoscere i buyers. La burocrazia può essere un fattore frenante ma è anche necessario rassicurare sul fatto che le istituzioni sono dalla parte dei produttori sia in Russia che in Italia. Vanno però evitate le eccessive frammentazioni che possono indurre il consumatore in confusione”.
 
Sergio Russo, esperto di certificazioni ha chiarito alcuni aspetti burocratici e sulle etichettature: “Sui prodotti freschi è inutile nascondere le difficoltà, ci sono invece buoni spazi per i prodotti imbottigliati e a lunga conservazione, per i quali è comunque necessaria la registrazione statale.
 
A rappresentare l’Italia Antonio Roveccio, componente del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Caltanissetta: “Gli incontri hanno evidenziato un interesse reciproco fra produttori e buyers. Noi esportiamo molto nell’area del Mediterraneo e alcuni paesi europei ma la buona qualità dei nostri prodotti spesso viene fermata dalle difficoltà burocratiche, considerate spesso dei muri invalicabili. Forse ci vorrà del tempo per le certificazioni ma una linea di sviluppo seria può essere seguita e quello russo è un mercato sicuramente in crescita e di grande interesse”.

C.d.G.