Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il progetto

Un vigneto a quota mille in un ristorante stellato. Il progetto di Feudo Antico

23 Dicembre 2011
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Un vigneto a quota mille curato all’interno di Casadonna dello che stellato Niko Romito.

Dietro a questo progetto la supervisione dello staff di Attilio Scienza dell’Università di Milano. L’iniziativa è di Feudo Antico, la cantina del Chietino e prima produttrice della piccola Doc Tollum, e avvia una nuova coltivazione d’alta quota di internazionali come Pinot Nero, Riesling renano, Sylvaner verde,Traminer e Veltliner e l’autoctono Pecorino. Un capitolo inedito per la viticoltura abruzzese che lancia un modello di sinergia imprenditoriale tra realtà diverse, finalizzato a valorizzare il territorio. Sperimentazione che risponde alla desertificazione che avanza.

“Da sempre, ciclicamente, la terra è stata oggetto di grandi cambiamenti climatici – afferma Scienza -. Oggi si assiste ad una progressiva desertificazione. Per questo ci troviamo a gestire problemi di eccessiva maturazione, di scarso sviluppo degliaromi e alta alcolicità dovuti a temperature troppo calde, nel momento in cui il mercato cerca invece vini più eleganti e profumati. In montagna invece le condizioni si stanno dimostrando potenzialmente interessanti per produrre vini moderni. L’altitudine, quindi, diventa un’opportunità”.

La viticoltura di montagna potrebbe essere l’ultimo avamposto in Italia di questa produzione difficile ma di alta qualità. “Feudo Antico è una piccola azienda con radici che affondano nella tradizione abruzzese – afferma Andrea Di Fabio, direttore di Feudo Antico – Siamo stati i primi a produrre la doc Tullum, una delle più piccole d’Italia. Siamo ora orgogliosi di aver appoggiato questo progetto innovativo”.

C.d.G.