Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il progetto

Wine StartUps, una rete di aziende che mette a servizio degli Chateau la digital technology

20 Giugno 2013
bottiglie bottiglie

Raccoglie tredici aziende a Bordeaux e vogliono sfruttare le nuove frontiere del digitale.

Si chiama Wine StartUps. A dirigerla è Gilles Brianceau, direttore di Inno'vin che opera e impiega risorse all'interno Institut des Sciences de la Vigne et du Vin at the University of Bordeaux. Iniziativa nata con l'obiettivo di mettere in campo una rete di aziende che possano portare nuovo fermento nella culla dei più grandi vini del mondo, attraverso tutto ciò che mettono a disposizione la rete, i social network, l'e-commerce, gli strumenti interattivi delle telecomunicazioni di ultima generazione, e ultime scoperte in questo ambito. Wine StartUps si offre per fornire consulenze agli Chateau di Bordeaux con l'intenzione di estendere il progetto ad altre regioni e Paesi, e non  solo, volendo aprire il gruppo anche ad altre start-up che vogliono condividere il progetto. Alcune delle aziende associate già stanno supportando da tempo diverse realtà, da enti a privati. Tra gli esperti che stanno partecipando al lancio del progetto vi sono imprendotori che operano con i new media come Dan Safety fondatore di Viadeo, il social network dei professioni che vanta 50 milioni di utenti in tutto il mondo. 

Ecco alcune delle aziende di Wine SturUps: Kasual business, che ha firmato l'applicazione Bordeaux Smart, un sistema di scansione che utilizza i codici QR, adottato per formare e gestire il database degli Chateaux dal Bordeaux Wine Bureau (CIVB); Vinoreco, ha diffuso un sistema per tablet e smart-phone che aiuta consumatori e wine lover ad acquistare il vino nei grandi supermercati, chiamato il sommelier virtuale. 

C.d.G.

fonte: decanter.com