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L'azienda

La Spagnoletti Zeuli (Andria) punta sull’e-commerce: “Così vendo i miei prodotti al Nord”

21 Maggio 2015
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(Il conte Onofrio Spagnoletti Zeuli)

da Andria, Francesca Landolina

La vendita del vino? “Per noi funzionano il passaparola, la vendita diretta online e i nostri 12 punti vendita intorno al comune di Bari”.

Con queste parole il Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, proprietario della omonima azienda agricola di Andria in Puglia, svela il segreto del suo successo commerciale. Oggi l’azienda di famiglia, olivicoltori e viticoltori dal 1600, ha quasi azzerato la sua rete vendita, volutamente, puntando soprattutto sull’e-commerce e sulla vendita diretta. E c’è di più: è pronta per un nuovo progetto. “Nel 2016, vorrei avviare un franchising per aprire altri punti vendita Conte Spagnoletti Zeuli in Lombardia e in Veneto e successivamente in altre parti d’Italia”.


(La Tenuta del conte Spagnoletti Zeuli)

Al momento i 12 punti vendita intorno a Bari sono simili alle botteghe di un tempo. Senza grandi sfarzi all’estero, ma all’interno accoglienti e ricchi di prodotti che spaziano dai vini all’olio, dalla pasta alle conserve. L’azienda agricola Conte Spagnoletti Zeuli infatti si dedica alla promozione dell’intera tradizione agro-alimentare locale. Cura una selezione di prodotti del territorio di Andria, a cominciare dal rinomato Castel del Monte, vino a denominazione di origine controllata, prodotto da uve coltivate nei vigneti delle tenute familiari. La “Selezione del Conte” comprende pasta tirata a mano nei formati orecchiette e cavatelli, conserve sott’olio, salse di pomodoro classiche e conserve, crema di olive, carciofini, ceci e lenticchie. Non solo vino dunque, né solo olio. Ma per quanto riguarda questi due prodotti, c’è tanto da dire.  La famiglia è impegnata da anni nello sviluppo agricolo della Puglia. La sua missione ha radici antiche che risalgono al 1600. La storia del Casato, non a caso, coincide con gli eventi che hanno trasformato la zona, in origine selvaggia, in rigogliosa campagna. E sul vino non ci sono dubbi per il Conte: “Puntiamo sui vitigni autoctoni. La Puglia non è terra di Cabernet Sauvignon. Abbiamo rinnovato l’Aglianico, il Nero di Troia e il Fiano su cui, personalmente, credo, perché ha grandi potenzialità in questa terra”.


(Alcuni dei prodotti dell'azienda Spagnoletti Zeuli)

Oggi sono 650 mila le bottiglie di vino prodotte, da uve di Coratina delle Tenute, insignite del marchio Dop, che insieme al marchio “Terre di Bari” è garanzia per il consumatore. E producono anche olio extra vergine di oliva, grazie agli oltre 8 mila alberi delle Tenute.
Visitiamo la Tenuta ad Andria, una struttura densa di storia, ma allo stesso tempo innovata e tecnologica  perché “l’agricoltura deve sapersi adeguare per essere moderna ed efficiente”, afferma il Conte. Tra i vini degustati il Pezzalaruca 2012, Castel Del Monte Doc, un rosso da uve Nero di Troia e Montepulciano, con profumi di frutta fresca, al palato armonioso e persistente. Ma concludiamo la visita con una chicca, una verticale di Rinsacco, Castel Del Monte Docg, Rosso Riserva Nero di Troia, che partendo dal 2013 per concludersi nel 2003 rivela la capacità di invecchiamento e di eleganza del vitigno pugliese. Stupisce la freschezza dell’annata più antica. Tiene perfettamente il suo colore rosso rubino. Al naso, prugna, ciliegia, fragola, more e note speziate. Di bella tenuta, morbido e rotondo al palato.