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L'azienda

Boveri e la rinascita del Basso Piemonte: “Abbiamo sempre creduto nei Colli Tortonesi”

04 Luglio 2022
La famiglia Boveri La famiglia Boveri

di Michele Pizzillo

Per festeggiare i primi tre decenni del proprio contributo alla valorizzazione dei vini dei Colli Tortonesi, Luigi Boveri ha scelto uno fra i più suggestivi ristoranti di Milano, Ceresio/7 con la sua fantastica terrazza dotata anche di una bella piscina.

Già questo fa capire che l’evento è di quelli da ricordare – e, come si vedrà nel corso dell’incontro, anche grazie alla simpatia di Luigi e della moglie Germana Ciccotti che a Milano si sono fatti “scortare” dei tre giovanissimi figli Francesco, Matteo e Sara – e, quindi, sul tavolo ti aspetti un gran bel depliant della propria azienda, la Boveri Luigi di Costa Vescovato, in provincia di Alessandria. Invece c’è il pieghevole “Colli Tortonesi” redatto da VignaVeritas, che si occupa di consulenza fitopatologia e agronomica. E, da questo, già intuisci che Boveri è uno di quei produttori che ritiene la valorizzazione del terroir come opera molto fondamentale per far conoscere la propria produzione. E, stiamo parlando di una produzione che ha raggiunto livelli qualitativi veramente interessanti tanto che per festeggiare i 30 anni di attività Boveri ha scelto di “regalarsi” due etichette celebrative in edizione limitata e numerate, presentate in anteprima in abbinamento ai piatti studiati da Elio Sironi, chef-patron di Ceresio/7. Si tratta di Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015 e Vignalunga Barbera Colli Tortonesi Doc 2015, che testimoniano la passione della famiglia Boveri per il territorio. Tant’è che fa dire a Luigi: “Nnon riesco a credere a quanto sia cambiata l’immagine del nostro territorio, i Colli Tortonesi, in Italia come nel mondo”. E, questo, grazie a chi, come lui, ha sempre creduto nella rinascita di questa zona del Basso Piemonte, in provincia di Alessandria, che era un po’ ai margini delle grandi aree viticole della regione.

La storia dell’azienda Boveri che sceglie di produrre vini ha inizio nel 1992, quando Luigi appena 24enne, insieme a Giuliana, allora sua fidanzata, con grande coraggio, decise di produrre 2000 bottiglie di Cortese, con il nome Vigna del Prete. A sostenerlo furono in due, il padre Leopoldo, che in zona fu il primo ad introdurre la pigiadiraspatrice e Germana, che finanziò parte dell’impresa. L’azienda Boveri adesso può contare su una vigna di 28 ettari, di cui 18 ettari a bacca rossa (barbera, bonarda, dolcetto e croatina) e 10 a bacca bianca (timorasso, cortese, moscato). I terreni sono divisi in due tipologie: quelli verso la Liguria, sono marnoso calcareo-tufacei, la cosiddetta terra bianca; in direzione opposta prevale il calcareo-argilloso, la cosiddetta terra scura, che rappresenta il 60% delle vigne coltivate in azienda. Ma il segreto della qualità dei vini, Boveri la sintetizza nella scelta “di fare arrivare in cantina uva sana ed essere solo bravi a non rovinarla”. Nel corso dell’incontro milanese, il vignaiuolo piemontese si lascia andare a qualche confidenza come quando si domanda “i vini che mi piace fare?”. La risposta è “quelli onesti e sinceri, che rappresentano il nostro territorio. In cantina usiamo il cemento per i rossi, che hanno bisogno di respirare, piuttosto dell’acciaio che tende a ridurli. Per i rossi da evoluzione ovviamente il legno, ma a patto che si scelga di dar loro tempo. Per i bianchi l’acciaio, eccetto la nostra Edizione Limitata Filari di Timorasso 2015, che abbiamo lasciato in bottiglia per sette anni. Il tempo è un lusso”. E, confidenza per confidenza, Germana si inserisce per raccontare di aver dovuto “cancellare la luna di miele per seguire la cantina. Poi sono arrivati i figli: ci siamo presi cura anche di loro, e dei nostri anziani. In questi trent’anni abbiamo lavorato duramente, ma rifarei tutto daccapo”. Germana non è solo moglie, visto che si occupa della parte amministrativa, segue le vendite in Italia (ottima presenza a Milano e Lombardia, Torino e Piemonte, Firenze, Modena e Roma) e all’estero (l’export rappresenta il 50% di una produzione media di 80.000 bottiglie all’anno con Olanda primo mercato, seguita da Danimarca, Svizzera, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia e Londra), insomma è l’anima dell’azienda.

Dopo la chiacchierata con i coniugi Boveri capisci perché alcuni distretti vitivinicoli a volte crescono anche più di aree di più antica tradizione. Tant’è che la presentazione milanese è da ritenere un preciso invito a visitare le Terre Derthona, anche perché nell’azienda Boveri, a breve, sarà pronta una nuova sala degustazione, con ampia terrazza sulle vigne, un luogo d’incontro di tutti i winelover. “La nostra idea per questa sala degustazione è una sorta di “Boveri incontra”, perché vorremmo contaminare il nostro mondo con altre realtà. Ci sarà una cucina a vista per ospitare chef. Ci tengo a precisare che non sarà un ristorante, ma il focus resterà sempre il vino”, dice Boveri”. Questi i vini degustati in abbinamento ai piatti studiati dallo chef Sironi (salmone, fiori di sale, arance e curcuma; agnolotti del plin, ‘nduja, crema di zafferano; vitello punto rosa, topinambur, carciofi e fumetto di olive).

Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2019
Timorasso 100%, affinamento in autoclave per 12 mesi. Colore giallo paglierino. Ricco bouquet di erbe aromatiche, albicocca, scorza d’agrume e leggeri accenni minerali e tufacei. In bocca è imponente, fresco e sapido con ritorni agrumati, menta bianca e un finale ammandorlato. Passaggio di un anno in acciaio e poi 18 mesi in bottiglia.

Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2016
Timorasso 100%. Bouquet esplosivo di sentori che vanno dagli idrocarburi ai fiori gialli con tocchi di erbe aromatiche, menta, acacia, tiglio e miele. In bocca è verticale con una bellissima freschezza e sapidità, ritorna la menta e un tocco di astringenza.

Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2015
Timorasso 100%, con affinamento in barrique e tonneaux per 12 mesi e lungo riposo in bottiglia. Il colore è giallo paglierino con riflessi dorati. Il bouquet è intenso tra sentori floreali e note dolci e speziate, ginestra e susina gialla, agrumi canditi e vaniglia, anice stellato, cardamomo e tocchi balsamici. In bocca è avvolgente, di grande corpo ma morbido, con splendida freschezza e sapidità e una chiusura speziata. Uno splendido vino meraviglioso anche come vino da meditazione.

Vignalunga Barbera Colli Tortonesi Doc 2015
Barbera 100%. Colore rosso rubino impenetrabile. I profumi sono intensi e complessi tra floreale e fruttato in particolare di frutta rossa matura, nonché note di spezie come il pepe nero e noce moscata. In bocca è pieno, avvolgente e una freschezza che rende invitante la beva. Affina in barrique nuove per 24 mesi e un lungo riposo in bottiglia. Vignalunga è il vino del cuore di Luigi Boveri, nasce nel 1995 da vigneti antichi di oltre 90 anni e prende il nome dalla vigna che suo padre Leopoldo aveva dovuto vendere molti anni prima.

Luigi Boveri
Via XX Settembre 6, frazione Montale Celli
Costa Vescovato (Alessandria)
T. 0131 838165
www.boveriluigi.com
info@boveriluigi.com