Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Bruno Alvisini, direttore generale di Fazio: al Vinitaly ripresa dei contatti esteri ma si sente la recessione

06 Aprile 2012

Torna dal Vinitaly soddisfatto. Per i contatti esteri che è riuscito a scrivere nella sua agenda. E con i quali (spera) potrà instaurare un lungo e proficuo rapporto di tipo economico. Bruno Alvisini (nella foto), direttore generale di Fazio racconta le sue impressioni sul Vinitaly che si è appena concluso.

“Sono estremamente soddisfatto – dice –. Al Vinitaly è migliorata notevolmente la gestione dei contatti, esteri soprattutto. Nel nostro stand c’è stato un afflusso notevole e positivo, soprattutto di buyer stranieri. Grazie alla nostra strategia commerciale che sta puntando con decisione al mercato estero”. Giappone, Cina, Russia e Canada, “senza dimenticare il nostro Paese – tiene a precisare Alvisini – che rappresenta il 60-65 % del nostro fatturato”.

Ma la ricerca di nuovi “clienti” è ormai necessaria. “Anche il mercato del vino risente della crisi – dice Alvisini –. Non lo dico io, lo dicono i fatti che l’Italia è un paese in recessione ed i primi quattro mesi di quest’anno testimoniano questo andamento negativo. Ci troviamo a gestire una situazione di difficoltà, dove è difficile incassare e dove, lo abbiamo visto anche a Verona, il mercato italiano non fornisce grandi numeri. La stessa ristorazione si trova in una fase di stallo”.

I primi tre giorni da grandi numeri, un mercoledì invece insignificante, sottolinea Alvisini. Ma nel complesso “bilancio positivo con contatti esteri che speriamo portino a qualcosa di concreto”.

Occhi puntati al futuro, però ed alla valorizzazione di tre vitigni Doc, Grillo, Catarratto e Inzolia. “Il mercato estero vive principalmente del Nero d’Avola – conclude Alvisini –. Vogliamo promuovere l’eccellenze dei bianchi, dei nostri bianchi del territorio. Oggi si stanno riscoprendo e vogliamo essere presenti sul mercato con tre eccellenze vinificate in purezza”. E sul mercato arriva un brut su cui Fazio punta molto: il nuovo Muller. “Altro che prosecco”, dice Alvisini. 

Giorgio Vaiana