Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Chant d’Eole, obiettivo crescita: così vuole diventare la cantina più grande del Belgio

03 Marzo 2022
I_vigneti I_vigneti

di Alma Torretta

Una crescita nel segno della territorialità, anche per i legni da utilizzare per dare ancora maggiore complessità ai suoi prodotti, per la cantina Chant d’Eole che rivaleggia con i migliori Champagne e si avvia ad essere una delle più grandi, anzi forse sarà la più grande, del Belgio.

Dopo il grande successo della sua cuvée Prestige e del Blanc de Blancs, rispettivamente 48 e 24 mesi sui lieviti, nel 2019 con le valutazioni più alte sia al Concours Mondial de Bruxelles (Medaglia d’oro e spumante rivelazione dell’anno) che al London Wine Competition (migliore spumante al mondo con un punteggio 95/100), fervono i lavori per diventare ancora più grandi, con nuovi vigneti e cantina. La tenuta Chant d’Eole è stata creata nel 2010 su iniziativa di Hubert e Louis Ewbank de Wespin ed è attualmente di 30 ettari coltivati a Chardonnay (97%), Pinot nero (2%) e Pinot bianco (1%). Si trova a Quévy, vicino Mons, in Vallonia, con terreno prevalentemente calcareo esposto a sud. Con l’impianto di altri 10 ettari questa primavera, la tenuta raggiungerà i 40 ettari e porterà la produzione a 500.000 bottiglie entro il 2028.

(I vigneti)

Grandi lavori anche in cantina dove è in corso di realizzazione un’estensione profonda 7 metri, la prima cosi grande in Belgio, con capienza di 1,5 milioni di bottiglie, a temperatura costante naturale di 12 gradi per farvi maturare e affinare gli spumanti. Tutti i lavori sono intrapresi con un preciso approccio ecoresponsabile e il più possibile con materie prime locali. E’ stato quindi una scelta naturale per Chant d’Eole di fornirsi di barrique da Barwal, un’azienda nata solo due anni fa per iniziativa di Didier Mattivi e Hugues De Pra (di origini italiane), due appassionati di vino che hanno deciso nel 2020 di riportare in vita l’arte della tonnellerie in Belgio utilizzando solo rovere proveniente dal Belgio stesso, per mettere in risalto al massimo il terroir belga, in particolare, nel caso delle botti consegnate a Chant d’Eole, quello delle foreste di Rochefort famosa per i suoi alberi secolari da cui si possono ottenere doghe di altissima qualità. Attualmente la lavorazione del legno si svolge in Champagne, ma l’ambizione di Barwal è già da quest’anno di iniziare a far maturare i legni sotto il sole, la pioggia e il vento belga e, ultimo step, creare qui pure la bottaia in collaborazione con la segheria Hontoir e la tonnellerie artigianale di Champagne-Ardenne. Barwal può vantare già un altro risultato che merita di essere menzionato: la medaglia d’oro del Pinot Nero Cuvée Belge 2020 del Domaine des Marnières nel concorso Best Belgian Wine 2021, una cuvée affinata, appunto, in rovere Barwal di Rochefort.

(La consegna della barrique numero 100 con Hubert Ewbank de Wespin, German Mulet e Hugues De Pra – ph cedric_grumiau)

In pochi mesi, Barwal che è la prima, e sinora unica, produttrice di botti in rovere belga, ha fornito una ventina di aziende vinicole e produttori di alcolici fornendo loro botti nuove e usate, per produrre prodotti locali al 100%, in circuito corto, con totale tracciabilità anche per il riutilizzo delle botti. Nei giorni scorsi è stata consegnata a Chant d’Eole la loro centesima barrique, sempre con tostatura leggera per una maturazione delle cuvée tutta in finezza, una scelta dettata dalla volontà di creare uno spumante completamente autenticamente belga. Il suo enologo, German Mulet, d’origine argentina ed esperienza in Francia, vuole arrivare anche ad uno spumante pure fermentato in legno belga invece che nelle vasche inox usate attualmente. Per il momento la cantina produce solo tre spumanti metodo tradizionale, oltre ai due citati anche un Brut Rosé, ed un Elixir Saint George, una mistella da utilizzare per l’aperitivo oppure per accompagnare i dessert. Ma grandi ampliamenti in vista anche per l’accoglienza enoturistica e la cosmetica. In costruzione, infatti, anche una nuova sala per eventi e spettacoli (capienza 500 persone in modalità cena e 1000 persone in modalità conferenza e concerto). “Maison Eole” è poi il progetto, pure dal successo mondiale immediato, lanciato a fine 2021 da Anne-Sophie Charle, moglie di Hubert Ewbank, di una gamma di cosmetici ricavati dai vigneti di Chant d’Eole che già sono esportati negli Stati Uniti e Dubai. Una curiosità infine: Chant d’Eole si è divertita pure a produrre “Eole”, il primo Spritz belga, a base di gin, da bere miscelandolo con le bollicine della casa.