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L'azienda

Ognissole, “la nostra scommessa sulle Murge”

09 Luglio 2018
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di Annalucia Galeone, Canosa di Puglia (Bt)

Ognissole, la cantina pugliese del gruppo di Feudi di San Gregorio riparte con un nuovo percorso in linea con la sua vocazione.

“L'obiettivo è valorizzare l'identità e l'espressività delle varietà autoctone puntando esclusivamente a una agricoltura biodinamica e biologica anziché convenzionale – afferma Matteo Santoiemma, general manager – L'attenzione è focalizzata soprattutto sui 25 ettari di vigneto di Tenuta Cefalicchio nelle Murge di Canosa di Puglia e ai 14 ettari acquisiti di recente sull'altopiano di Gioia del Colle”. Qui la vision e la mission aziendale si sviluppano in perfetta sintonia con la vigna e la cantina. Il regime convenzionale è stato del tutto abbandonato. Nei terreni di proprietà tra Fragagnano e Sava a causa del territorio e del sesto di impianto non si è riusciti a operare sempre in biologico. In armonia con la logica aziendale è stato necessario prendere una decisione, pur avendo l'alberello di primitivo di Manduria un alto potenziale, in quell'area l'attività è stata ridimensionata con l'utilizzo di soli 2,70 ettari. L'Essentia Loci sarà l'unica etichetta realizzata nell'agro di Manduria, circa 4.000 bottiglie, un primitivo in purezza con affinamento in barriques di rovere francese.

La consulenza enologica e agronomica è affidata a Luca D'Attoma esperto di biodinamica. I vini di Ognissole si distinguono per l'eleganza e la pulizia olfattiva caratteristiche non sempre presenti nel comparto biodinamico. Il logo aziendale trae ispirazione dal dettaglio di un mosaico di una domus conservato nel museo nazionale archeologico di Taranto o nel Museo Nazionale Archeologico del Primitivo di Gioia del Colle e di Manduria rappresentano due diverse espressioni dello stesso clone. Identico Dna, ma con biotipo differente. L'altitudine, il suolo, la vicinanza al mare e le relative escursioni, i differenti periodi di vendemmia, posticipata di circa due settimane a Gioia del Colle, determinano una diversa evoluzione. E' in programma l'acquisto di un ettaro con alberelli di 54 anni di primitivo di Gioia del Colle.


Il Nero di Troia è l'altro protagonista indiscusso. E' stata presentata la nuova gamma, alcune etichette sono una bella scoperta. Il Pontelama, rosato da uve Nero di Troia in stile provenzale. Colore scarico, tipico della zona di Castel del Monte. I tempi di contatto con il mosto sono più lunghi, affinamento con passaggio in acciaio, in cemento e in orci di terracotta prodotti in Toscana. Prevista per la nuova vendemmia la raccolta in notturna. Romanico, il nome è ispirato allo stile architettonico delle cattedrali. Vino rosso ricavato dalle migliori uve del Nero di Troia. Passaggio in cemento per  aiutare l'affinamento nelle botti di rovere e apportare maggiore equilibrio. Profumi schietti e puliti. Jalal in omaggio al poeta persiano Jalal ad-Din Rumi. Moscato reale vinificato senza esasperare l'aromaticità. Equilibrato, buona struttura e persistenza.

Ognissole
contrada Cefalicchio, strada provinciale 43, chilometro 3
Canosa di Puglia (Bt)
t. 0825 986686
www.ognissole.it