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L'azienda

Vent’anni e non sentirli: Pagani De Marchi celebra la ricorrenza con un grande tasting

06 Dicembre 2021
Matteo_Pagani_ed_Enrico_Pagli Matteo_Pagani_ed_Enrico_Pagli

di Michele Pizzillo

Ci sono voluti tre decenni perché Pia Pagani De Marchi e il marito Enrico, di Lugano, che avevano acquistato negli anni ’70 il podere di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, come casa per le vacanze estive, nel 2001 decidessero di produrre vino e imbottigliarlo.

Un ventennale di cui il figlio Matteo Pagani, appena subentrato alla mamma Pia nella conduzione dell’azienda, ha voluto ricordare con una bella degustazione su zoom, insieme alla signora Pia, al sommelier Paolo Basso e all’agronomo Stefano Moscatelli. Tracciando anche la storia di come una casa per le vacanze estive si sia trasformata nella prima azienda vinicola in attività in questo suggestivo angolo di Toscana. Tutto avvenuto per caso, dopo l’incontro con un affermato produttore di Bolgheri, Michele Satta, che invogliò Pia ed Enrico ad abbandonare la coltivazione di cereali, impiantare vigneti e trasformarsi in vignaioli. E, da appassionati di vino francese, accettarono il consiglio e decisero che il loro unico credo sarebbe stata la “qualità”. Tant’è che la Pagani De Marchi produce 35.000 bottiglie di ottimo vino ottenuto da uve coltivate con il metodo biologico, che per il 38% vende direttamente tra cantina e online, il 30% all’estero (di cui il 20% in Svizzera) e il 28% in Toscana.

(Matteo Pagani e Paolo Basso)

Il primo vigneto fu impiantato nel 1997 a cui seguirono altri nel biennio successivo, scegliendo sempre Cabernet sauvignon, Merlot, Sangiovese e, per l’imbottigliamento, partire con una fase sperimentale, limitando la produzione a due tipologie, un Sangiovese in purezza ed un uvaggio bordolese. Nel frattempo il podere fu interessato da un altro evento casuale, la scoperta di un’area archeologica che ha portato interessanti reperti in parecchi musei della Toscana e, alcuni, sono riportati sulle etichette dei vini. Intanto la prima vendemmia, nel 2001, portò risultati superiori ad ogni aspettativa, ricorda la signora Pia, “convincendoci di produrre tutti i vini in purezza”, idea che in quegli anni era piuttosto insolita, quasi originale. Nel 2009, la scelta della conduzione biologica delle vigne distribuite su una superficie vitata di 6,5 ettari, con pendenze variabili, ad un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare, particolarmente vocata per la coltura della vite, sottolinea Moscatelli. La vendemmia ha inizio generalmente nella prima decade di settembre per il Merlot, nella seconda decade per il Vermentino, nella terza per il Sangiovese e nei primi giorni di ottobre per il Cabernet Sauvignon. La macerazione dell’uva avviene in vasche di acciaio di 50 ettolitri con il controllo della temperatura. I tradizionali rimontaggi sono eseguiti manualmente, la fermentazione è spontanea senza lieviti selezionati. Il vino viene travasato in fusti di rovere francese da 225 litri di primo e secondo passaggio dove avviene la fermentazione malolattica. Il Sangiovese sosta 12 mesi in tonneaux, il Cabernet 12/16 mesi in barrique di rovere francese mentre il Merlot 18 mesi. Trascorso tale periodo, i vini vengono imbottigliati e si affinano per ulteriori 12-18 mesi prima di essere messi in commercio. Matteo adesso è intenzionato a dare una svolta all’azienda tant’è che sta pensando ad una graduale modifica della produzione con l’introduzione di un vino con maturazione in anfora, valorizzare di più Olmata, proporre nuove etichette e, aggiunge Pagli, interpretare ancora meglio un terroir davvero interessante. Insomma, un ventennale ricco di novità. Questi i vini degustati.

Blumea igt Toscana Vermentino 2020

Questo Vermentino in purezza è una novità per l’azienda. E’ un vino che mostra tutte le caratteristiche dell’uva, cominciando dal colore giallo paglierino intenso, a cui segue un bouquet fruttato (pesca, albicocca, frutta esotica) e di fiori bianchi freschi. In bocca si avverte subito un bel equilibrio generale di tutti i componenti del Vermentino, unitamente ad una grande freschezza e sapidità sostenute da una buona persistenza. Vino molto apprezzato da turisti stranieri che visitano l’azienda. La produzione è stata di 5.000 bottiglie.

Montaleo Montescudaio doc rosso 2018

Uvaggio di 70% sangiovese, 15% cabernet sauvignon, 15% merlot. Il colore è rosso granato mediamente intenso. Al naso si sentono piccoli frutti rossi maturi, leggere note balsamiche e speziate. In bocca è caldo, strutturato, avvolgente con una trama tannica complessivamente morbida anche se si avverte una leggera ruvidezza tipica del Sangiovese. Matura 5-6 mesi in bottiglia. La produzione è stata di 14.000 bottiglie

Casa Nocera igt Toscana Merlot 2015

E’ davvero una rarità questo vino aristocratico che al bel colore rosso carico aggiunge i delicati sentori di una perfetta maturazione nel legno unitamente a quelli di piccola frutta rossa matura, spezie dolci e punta di cacao. In bocca si esprime con grande generosità, avvolgente, rotondo, con tannini intensi e astringenti. Matura per 18 mesi in barrique di rovere 50% nuove, 50% 2/3° passaggio ed altri 18 mesi in bottiglia. Insomma, un vino che seduce tutti anche i neofiti. La produzione è stata di 3.000 bottiglie. Casa Nocera è il nome del primo vigneto impiantato da Pia ed Enrico.

Principe Guerriero Costa Toscana igt 2019

60% merlot e 40% cabernet sauvignon per l’espressione del nuovo corso aziendale che punta sulla fermentazione e affinamento in anfora per almeno 12 mesi. Il colore è rosso rubino intenso tendente al granato. Il bouquet è un concentrato di sentori di frutti rossi e neri maturi, macchia mediterranea e una delicata nota speziata. In bocca è deciso, ricco, caldo, tannini persistenti e una bella acidità. Di questo nuovo vino che prende il nome del principe guerriero trovato in una tomba etrusca, sono state prodotte 2.000 bottiglie.

Olmata igt Toscana rosso 2018

Uvaggio di Merlot (50%), Cabernet sauvignon (30%) e Sangiovese (20%) che, a quanto pare, è perfetto per un vino che si presenta con colore rosso intenso e profumi fruttati in particolare di piccoli frutti rossi unitamente a note speziate e vanigliate. In bocca si sente subito la sua forza ma ben bilanciata tra eleganza, rotondità, struttura, ricchezza, persistenza e tannini sostenuti. Un bel vino che piace che può essere facilmente interpretato anche da degustatori non particolarmente esperti. Matura 12 mesi in barrique di rovere ed altrettanti in bottiglia. La produzione media è di 10.000 bottiglie.

Pagani De Marchi società agricola
Via Della Camminata 2 – Casale Marittimo (Pisa)
T. 0586 652835
www.paganidemarchi.com
info@paganidemarchi.com