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La degustazione

Contrade dell’Etna 2022, ecco alcuni nostri assaggi

06 Aprile 2022
Riccardo_Ferrari_-_Alberelli_di_Giodo Riccardo_Ferrari_-_Alberelli_di_Giodo

Finalmente è tornato l’evento che coinvolge quasi tutti i produttori del Vulcano più alto d’Europa.

Contrade dell’Etna 2022 è stata l’occasione per rivedersi, scambiare due chiacchiere tra produttori, buyer ed appassionati e, naturalmente, assaggiare grandi vini. Location scelta, Il Pìcciolo Etna Golf Resort & SPA di Castiglione di Sicilia. Noi, di seguito, vi proponiamo alcuni nostri assaggi fatti. Ma è davvero difficile dire quale vino era più buono di un altro. Nella maggior parte dei casi si tratta di campioni di vasca o di botte.

F.L.

Sicilia Nerello Mascalese Alberelli di Giodo 2019 – Alberelli di Giodo


(Riccardo Ferrari)

Pulizia, eleganza e linearità sono i punti di forza di questo rosso incisivo e molto ben fatto.

Etna Bianco Superiore Contrada Rinazzo 2020 – Benanti


(Agatino Maurizio Failla)

Limpidezza olfattiva, viva acidità, ma anche struttura. Finale animato da un’intrigante salinità marina. Una cartolina da Milo.

Etna Rosso Calderara 2021* – Calcagno


(Franco Calcagno)

L’ultimo nato tra i rossi di Calcagno da singola contrada ci stupisce per la decisa presenza e l’intensità di un frutto molto ben delineato, la potenza del sorso e la persistenza.

Munjebel VA 2019 – Frank Cornelissen


(Giacomo Bardazzi)

Floreale, vibrante, agile e dotato di una lunghissima progressione. Un rosso d’altura che si esprime con grande energia.

Etna Bianco Bianco di Monte 2021* – Eudes


(Giovanni Messina)

E’ profondo, fine e complesso. Con le sue diverse anime, vulcanica, montana e mediterranea, rappresenta l’essenza del terroir di Monte Gorna.

Etna Rosso Pignatuni 2021* – Famiglia Statella


(Calogero Statella)

Intensità, ampiezza e precisione per il rosso di punta dell’azienda che è frutto del terroir di provenienza (potremmo definirlo un Grand Cru) e del sapiente lavoro dell’enologo Calogero Statella.

Mareneve 2019 – Federico Graziani


(Federico Graziani)

Un bianco buonissimo che sorprende sempre. C’è praticamente tutto: freschezza vibrante, verticalità, una stratificazione di profumi e sapori che ci mostra una complessità non comune, consistenza, lunghezza e, soprattutto, una grandissima personalità.

Etna Bianco Millemetri 2016 – Feudo Cavaliere


(Margherita Platania)

Un bouquet fatto di sentori nitidi e fini che spaziano dal floreale all’agrume è seguito da un sorso teso, agile, verticale, sapido e lunghissimo. Una delle più convincenti espressioni di Etna Bianco sia per territorialità che per potenzialità evolutive.

Etna Rosso Arcuria 2019 – Graci


(Alberto Graci)

Una rosso che rappresenta una sicurezza, mostrando in ogni nuova edizione un profilo sempre più fine. Annata fredda, annata calda, annata classica…..non importa, lui è comunque elegante. Grande stile.

Etna Rosso Barbagalli 2021* – Pietradolce


(Michele Faro)

Sembrerebbe proprio un grande millesimo di Barbagalli. Il vino è ancora austero, introverso, come è giusto che sia in questa fase, ma già si percepisce una stoffa importante.

980 metri slm 2018 – Sciara


(Stef Yim)

Potremmo sfidare chiunque a degustare questo vino alla cieca e a dire che non si tratta di un Borgogna rosso. Elegante, rifinito nelle note di fragoline di bosco, fresco, fine e setoso nei tannini, lungo e articolato. Chapeau.

Src Rosso Alberello 2021* – Src Vini


(Rori Parasiliti e Cinzia Baraldi)

Mostra già un’espressività compiuta all’olfatto, mentre al palato è ampio e vellutato. Sono evidenti notevoli margini evolutivi, ma c’è già una precisa quadratura. Forza e naturalezza espressiva.

Etna Rosso 2019 – Tenuta Boccarossa


(Claudia Langer e Michele Calabretta)

Un rosso davvero ben fatto che senza voler stupire a tutti i consti ci mostra le caratteristiche del territorio da cui proviene con compostezza ed eleganza in un gioco di chiaroscuri. Molto buono. Una piacevole sorpresa.

Etna Bianco A’ Puddara 2021* – Tenuta di Fessina


(Jacopo Maniaci)

Ormai da tempo uno dei vini icona tra i bianchi etnei. Tagliente, scattante, lunghissimo, avvincente. Sarà di sicuro un’altra annata di A’ Puddara da ricordare.

* atto a divenire Etna Doc