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La degustazione

Tenuta San Leonardo: “Giacomo Tachis e il Carmenere, ecco la nostra svolta”

02 Luglio 2020
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di Marco Sciarrini

Degustazione e verticale di prestigio quella effettuata dalla Cantina Tenuta di San Leonardo con un collegamento online organizzato da Vinodabere e alla presenza dell’Amministratore dell’azienda Anselmo Guerrieri Gonzaga.

Poche sono le cantine italiane che hanno tenuto testa alle grandi Maison francesi nella valorizzazione di prodotto e territorio. Vino italiano tra i più premiati, la cantina è riuscita in terra trentina a riproporre il famoso “taglio bordolese” con anche alcune incursioni come il Carmenere, riuscendo così a dare un’identità ai vini prodotti. Come dicono le cronache più di mille anni fa era un monastero e da oltre tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga. Il motto di famiglia recita “Belli ac Pacis Amator” (Amante della Guerra e della Pace), difficile immaginarlo oggi, ma un tempo i Terzi, antico cognome della famiglia, erano uomini d’armi e tale Niccolò figlio di Ottobono per il valore dimostrato in tante battaglie, fu detto il “Guerriero”. Cognome cui fu aggiunto nel 1506 quello di Gonzaga in segno di riconoscenza da parte del Marchese Francesco, signore di Mantova.

Tornando ai giorni nostri, la proprietà è di 300 ettari, su un’altitudine attorno ai 150 metri sul livello del mare si trovano i 30 ettari di vigneto a bacca rossa. Su terreni ricchi di ciottoli, che furono il letto di una diramazione dell’Adige, sono state piantate le vigne del Merlot mentre è prevalentemente un suolo sabbioso quello che accoglie il Cabernet Sauvignon e le antiche vigne di Carmenère. Tutti terreni a bassa fertilità e ben drenati. Nel 2015 l’Azienda ha iniziato il percorso di conversione all’agricoltura biologica che si è concluso con successo alla fine del 2018 ottenendo la certificazione. Nello stesso anno la tenuta è stata certificata amica della biodiversità dall’associazione Bwa Friends of Biodiversity. L’Azienda si trova tra Verona e Trento tra la Valle dell’Adige tra le pendici del Monte Baldo e i Monti Lessini. Molto importante come dice l’Amministratore delegato è stata la presenza intorno agli anni ’80 di Giacomo Tachis, “prestato” da Piero Antinori all’amico Guerrieri Gonzaga, in quanto in quel momento sotto contratto con lui. La degustazione ha visto versare nei calici:

Riesling Tenuta San Leonardo 2017
Vigneti delle Dolomiti Igt. Riesling Renano 100%. Allevato su terreni franco sabbioso a 700 metri di altitudine nella Val di Cembra. Effettua la fermentazione in acciaio per circa 20 giorni, riposa dodici mesi sulle fecce fini in tonneau di rovere francese e rimane almeno sei mesi in bottiglia. Colore giallo paglierino, il ventaglio olfattivo è su note agrumate e frutta gialla tropicale passando per una nota vegetale e sentori che richiamano la pietra focaia, al palato il sorso è ampio dove freschezza e sapidità si integrano con le sensazioni olfattive che ritroviamo al palato con una lunga persistenza

Carmenere Tenuta San Leonardo 2015
Vigneti delle Dolomiti Igt. Carmenere 100%. Vigneti di 35-50 anni di età su terreno collinare sabbioso. Le uve provengono da alcune delle vigne più datate della Tenuta a 150 e 200 metri sul livello del mare allevato a doppia pergola trentina. Fermentazione spontanea in vasche di cemento con follature manuali, affinamento 18-24 mesi in barrique di primo, secondo e terzo passaggio ed un affinamento in bottiglia di almeno 3 anni. Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, al naso note vegetali la mente al peperone verde, ma anche marasca, amarena, more, sentori balsamici di pepe. Al palato il sorso è avvolgente elegante dove spicca la nota vegetale e salina seguita da una freschezza che porta ad una lunga persistenza.

San Leonardo Tenuta San Leonardo 2015
Vigneti delle Dolomiti Igt. Il San Leonardo è ottenuto da un taglio bordolese composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, a cui si aggiunge il Carmenère, vinificati e maturati separatamente, come fanno le migliori Maison di Bordeaux. E’ il vino più celebre e rappresentativo dell’Azienda, la cui produzione fu inaugurata con la storica vendemmia del 1982. Vigne di 20-50 anni. L’affinamento è di almeno tre mesi in vasche di cemento, e 18-24 mesi in barrique, segue dodici mesi in bottiglia. Colore rosso rubino intenso con riflessi granati, al naso la parte balsamica si alterna armoniosamente alla parte speziata dove riesce anche a trovare il suo spazio una nota vegetale, al palato prima ancora dei sentori si apprezza l’eleganza e la finezza del sorso sorretta da una bella freschezza, ritrovando le note olfattive per un lungo e persistente finale. Grande il potenziale di invecchiamento.

San Leonardo Tenuta San Leonardo 2011
Vigneti delle Dolomiti Igt. Stessi i procedimenti del 2015. Color rosso rubino, con unghia granata. Ventaglio olfattivo ampio che si esprime su note fruttate di ciliegia e prugna, spezie scure e tabacco. Come la 2015 impressionante l’ingresso di bocca nella sua intensità e complessità, ritornano le sensazioni olfattive su uno sfondo sapido, tannini vellutati che accompagnano un finale lungo e persistente.

Tenuta San Leonardo San Leonardo 2008
Igt Vigneti delle Dolimiti. Stessi procedimenti degli altri. Di colore rosso rubino intenso con sfumature granata, al naso note vegetali di peperone verde insieme a sentori di frutti di bosco, note balsamiche di tabacco, al palato corrispondenza gusto olfattiva, dove la sapidità accompagna un lungo finale.

Tenuta San Leonardo San Leonardo 2005
Igt Vigneti delle Dolomiti. Stessi procedimenti degli altri. 13,5%. Rosso tendente al granato, ampio il ventaglio olfattivo con note di prugna ribes viola appassita, scatola di sigari, liquirizia ed una leggera nota di grafite, al palato Intenso, raffinato ed elegante, dove si ritrovano le sensazioni olfattive con un piacevole e persistente finale.